Disastri naturali, oltre 200mila giovani vivono nei comuni colpiti.

Sono più di 200mila i minori che vivono nei comuni colpiti dalle drammatiche alluvioni e frane che hanno colpito l’Emilia Romagna negli ultimi giorni.

I bambini, a diversi livelli, stanno sperimentando da giorni la paura, l’incertezza, il cambiamento di vita in seguito agli eventi metereologici estremi e alle loro conseguenze, che per alcuni di loro si sono tradotti nell’abbandono delle proprie case e la chiusura delle scuole, elementi che, insieme al trauma per eventi climatici così violenti, costituiscono fattori che gravano sul loro benessere psico-sociale e a cui occorre dare priorità.

“La crisi climatica rappresenta una grave ingiustizia intergenerazionale e una seria minaccia per i diritti, il benessere e le opportunità dei bambini, adesso ed in futuro. Le tragiche immagini che ci arrivano dai territori dell’Emilia-Romagna, colpita duramente in queste ore da alluvioni senza precedenti che stanno causando morti, feriti e un alto numero di sfollati tra la popolazione, riportano purtroppo alla mente altre tragedie causate dal maltempo nel nostro Paese e nel mondo. In Italia, contraddistinta da un territorio fragile, il susseguirsi di eventi climatici estremi si fa ogni anno più pesante e a pagare il prezzo più alto sono prima di tutto i bambini. Per questo è fondamentale intervenire subito a supporto proprio dei più piccoli.” ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-EU di Save the Children, all’indomani delle alluvioni che hanno colpito l’Emilia-Romagna.

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“Questa emergenza avrà un impatto di lungo periodo non solo sul piano economico, ma anche su quello educativo e sociale. E per questo motivo che è necessario costruire un piano di intervento che, oltre la fase di risposta immediata, consenta di garantire alle comunità un sostegno di lungo periodo, a partire dall’impegno per la crescita dei più piccoli” ha concluso Raffaela Milano.