Disagio giovanile, Andrea Quartini: “Servizi pubblici inadeguati”…anche certa politica.
Un nuovo Ddl per migliorare i servizi pubblici sanitari per i giovani. Questo è quanto mira a realizzare l’ultimo provvedimento presentato dall’esponente del Movimento 5 Stelle, Andrea Quartini. Della serie “le idee migliori vengono quando si è all’opposizione”. Da stigmatizzare, infatti, la minima azione per l’inclusione dei giovani garantita durante le esperienze di Governo Conte I e II, senza contare le pallide performance dei due ex ministri grillini Spadafora e Dadone (come non ricordare l’iniziativa del pulmino del Neet Working Tour).
Ma, adesso, essendo tempo di opposizione bisogna presentare i soliti provvedimenti “attesi”. Non si può, infatti, affrontare il disagio psicologico giovanile “in una situazione di assoluta inadeguatezza dei servizi pubblici, ha ricordato l’esponente del movimento. Eppure, ricordiamolo, al Ministero della Salute, quando il M5S era al Governo c’era Roberto Speranza…
Adesso, quindi, si devono “riqualificare i consultori familiari” affinché “diventino la porta principale di accesso sul territorio: “Strutture – spiega all’Adnkronos Quartini – che possano offrire non solo un aiuto per l’interruzione della gravidanza ma anche per ascoltare, educare e prevenire su altri temi”.
Immancabile, ancora, il richiamo alle dilungaggini delle liste d’attesa: “C’è un problema di risposte alle famiglie, il pubblico non riesce e ci sono liste d’attesa per le prime visite, mentre nel privato i costi sono proibitivi per chi ha un reddito basso”, continua Quartini”. Ricordiamolo ancora una volta. Al Ministero competente abbiamo avuto Speranza durante i governi a maggioranza pentastellata.
Maggioranza, evidenziamolo, incapace di modificare l’impostazione della spesa dello stesso Fondo Nazionale per le Politiche giovanili che, ad oggi, nonostante l’incremento delle risorse, continua a non includere alcun minimo principio di co-programmazione degli interventi per i giovani.