Disabilità: in Ue si parla di diritti ma manca la delega in Commissione Ue.

Dopo il caso dell’assenza della commissione permanente per la sanità al Parlamento europeo, mancanza capace di produrre grande imbarazzo tra le istituzioni Ue negli ultimi anni, un’altra questione di opportunità sta interessando l’Ue: la carenza di un apposito commissario con delega esclusiva alla disabilità.

Come più volte richiamato dal Partito Popolare Europeo*, infatti, la composizione della nuova Commissione von der Leyen sta suscitando forte preoccupazione, soprattutto tra le associazioni che si occupano di disabilità, per l’assenza di uno specifico commissario dedicato esclusivamente all’uguaglianza, un ruolo cruciale per sostenere i diritti delle persone con disabilità.

L’attuale portafoglio assegnato a Hadja Lahbib, che include “preparazione, gestione delle crisi e uguaglianza”, solleva dunque non pochi interrogativi su come e da chi verranno affrontati in modo specifico i temi legati ai diritti, all’accessibilità e all’inclusione nella società delle persone con disabilità in Europa.

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Un macigno non proprio leggero per l’Esecutivo europeo, attuatore, come risaputo, della strategia sui diritti delle persone con disabilità (2021-20230).

Critiche sulle quali è intervenuta proprio la commissaria Ue Hadja Lahbib, secondo la quale anche in questo mandato “la Commissione continuerà a sostenere e a rafforzare l’Unione dell’uguaglianza, sia per quanto riguarda i diritti delle persone con disabilità sia per altri aspetti relativi alla parità”. Esponente della Commissione europea che ha poi suggerito agli eurodeputati del PPE di andare a leggersi la lettera di incarico della commissaria per la Parità e per la Preparazione e la gestione delle crisi che “delinea i primi passi concreti per ciascun ambito della parità”.

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“Quanto ai diritti delle persone con disabilità, una delle mie prime priorità sarà quella di colmare le lacune che permangono per contribuire a un’Europa senza barriere per le persone con disabilità – ha aggiunto Lahbib -. ,I settori fondamentali cui dedicare attenzione continueranno a essere l’occupazione, la vita indipendente, l’accessibilità e l’integrazione in tutte le politiche delle considerazioni relative alla disabilità”.

Come andrà per i disabili europei non è dato saperlo ma per la Lahbib a breve sarà pubblicata una relazione sullo stato di attuazione della strategia nei Paesi membri. Docuemento che sarà presentato (e si spera anche compreso) al Parlamento europeo, negli Stati membri e nelle organizzazioni della società civile.

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*Salvatore De Meo (PPE), Caterina Chinnici (PPE), Herbert Dorfmann (PPE), Marco Falcone (PPE), Fulvio Martusciello (PPE), Letizia Moratti (PPE), Giusi Princi (PPE), Massimiliano Salini (PPE), Flavio Tosi (PPE)