Disabilità e disparità di voto nell’Ue. La Commissione si nasconde dietro il “limite di competenza”.
Il Parlamento europeo, escludendo l’importante funzione di colegislatore europeo, può tranquillamente esaurire la sua azione di controllo e informazione sull’attività della Commissione europea, dato l’ormai confermato refrain delle risposte date dall’Esecutivo von der Leyen, impossibilitata ad andare oltre il perimetro circoscritto del cosiddetto “limite di competenza”.
A ricordarlo l’ennesimo intervento del commissario Didier Reynders sull’interrogazione parlamentare presentata dall’eurodeputato del gruppo ID, Gianantonio Da Re, incentrata sulla disparità nel diritto di voto e della eleggibilità delle persone con disabilità negli Stati membri dell’UE.
“Nel mese di dicembre 2023 – spiega Gianantonio Da Re – la Commissione europea ha pubblicato una guida alle buone pratiche elettorali per le persone con disabilità, mirata a migliorare l’accessibilità dei processi elettorali nell’UE per le persone con disabilità. Secondo quanto riportato dal Forum europeo sulla disabilità, tale testo costituirebbe un passo avanti verso l’accessibilità elettorale, ma non riuscirebbe ad affrontare in modo completo le disparità fondamentali nei diritti di voto e di eleggibilità delle persone con disabilità negli Stati membri dell’UE. Una delle principali preoccupazioni risiederebbe nella persistenza di ostacoli giuridici, in particolare per le persone con disabilità psicosociali”.
Da qui la richiesta di informazione alla Commissione Ue sulle misure ideate per eliminare le disparità nel diritto di voto e di eleggibilità delle persone con disabilità negli Stati membri dell’UE.
Per l’esponente della Commissione, Didier Reynders, una domanda alla quale non si può rispondere per via del richiamato “limite di competenza” dell’Esecutivo europeo: “È competenza e responsabilità degli Stati membri organizzare le elezioni in conformità agli impegni internazionali pertinenti e garantire che possano accedervi anche persone con disabilità”, si legge nella risposta di Reynders.
Una ennesima conferma del “limitato perimetro” delle istituzioni Ue che rende poco sostanziale il sostegno alle organizzazioni dei disabili “per sensibilizzare l’opinione pubblica”, circa i diritti dei disabili e la stessa raccomandazione agli Stati membri, relativa ai processi elettorali inclusivi e resilienti, adottata lo scorso 13 dicembre 2023.
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