Disabili: la sterilizzazione forzata è legale in 14 “democratici” Paesi dell’Ue.
Può definirsi democratica una entità sovrannazionale incapace di stigmatizzare e contrastare la sterilizzazione forzata dei disabili ad oggi legale in ben 14 Paesi dell’Ue? A sollevare la questione di opportunità, lontano dai clamori delle autoreferenziali iniziative da “villaggio globale” tanto in auge nella democratica Unione europea, è stato l’eurodeputato José Gusmão del gruppo “La Sinistra”.
“La sterilizzazione delle persone con disabilità è legale in 14 Paesi dell’UE. Qui, i minori possono essere sottoposti al trattamento in tre di questi Paesi, compreso il Portogallo, dove un vuoto giuridico implica che la sterilizzazione possa essere eseguita senza consenso e talvolta addirittura non registrata. Nel 2016, un rapporto delle Nazioni Unite ha rivelato che, in Portogallo, la sterilizzazione continua a essere imposta alle persone con disabilità, contro la loro volontà, e in particolare a coloro che sono stati dichiarati legalmente incapaci. Oltre ad essere un attacco all’integrità fisica di questi individui, la pratica viola la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, la quale afferma che “le persone con disabilità, compresi i bambini, conservano la loro fertilità su base di uguaglianza con gli altri”.
Pratiche, molto vicine a una certa eugenetica tanto in voga negli anni ’30 e ’40 (ma allora c’erano i regimi totalitari), sulle quali è intervenuta la commissaria Dalli per ricordare che, nonostante la legalità di tali pratiche in ben 14 Paesi dell’Ue, “la sterilizzazione forzata viola il diritto alla dignità umana, il diritto all’integrità della persona, il divieto di tortura o trattamenti degradanti e il diritto alla vita privata e familiare”.
“Ai sensi della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite, gli Stati si impegnano a proteggere le persone con disabilità da qualsiasi forma di abusi, compresi gli aspetti di genere, e a fornire un’educazione sessuale accessibile e misure di sensibilizzazione per le persone con disabilità. La sterilizzazione forzata – prosegue – colpisce in modo sproporzionato le donne con disabilità ed è considerata una forma di violenza di genere”.
Bene, allora perchè nel 2023 in ben 14 Paesi Ue, che peraltro ricevono come di consueto numerosi miliardi di euro, la questione continua a non essere sollevata anche attraverso la minaccia dell’utilizzo dello strumento della Condizionalità dello Stato di diritto? Misteri…