Diritto allo studio per i giovani disabili, Ivanova: “Erasmus+ offre supporto individuale”.

A differenza di altre categorie di studenti, la maggior parte delle università in Europa non ha ancora stabilito tasse di iscrizione specifiche per le persone con disabilità, creando più di un problema per l’accesso alla formazione professionale e continua degli studenti/esse disabili.

“Individuare le sfide e le caratteristiche individuali dei percorsi educativi degli studenti è fondamentale per promuovere l’uguaglianza di opportunità e costruire una società che valorizzi la diversità, riconoscendo le sfide uniche che gli studenti con disabilità affrontano nel loro percorso accademico”, ha dichiarato recentemente l’esponente di Identità e Democrazia, Angelo Ciocca, che ha chiesto alla Commissione europea di riferire sul supporto offerto ai discenti disabili in Ue, come sancito dagli articoli 14 e 26 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.

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Per la commissaria alla Gioventù Ivanova la responsabilità dell’organizzazione dei sistemi educativi ricade sugli Stati membri i quali sono tenuti a rispettare la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue. “La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, di cui l’UE fa parte, indica che i membri firmatari devono vietare ogni discriminazione basata sulla disabilità e in relazione al diritto all’istruzione. Alla luce di questi impegni, la strategia europea per le università del 2022, che è una visione europea congiunta per il settore dell’istruzione superiore, mira a promuovere la diversità, l’inclusione e l’uguaglianza di genere. A livello dell’UE, il programma Erasmus+ è fondamentale per mettere in atto le politiche promuovendo pari opportunità e inclusione in tutte le sue azioni. Gli studenti con minori opportunità possono ricevere una borsa di studio mensile aggiuntiva oltre alla loro borsa di studio di supporto individuale Erasmus+”.

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