Diritti LGBTQIA+ in Italia, critiche verso la “Mozione Sasso”.

L’11 settembre 2024, presso la commissione “Cultura, scienza e istruzione” della Camera dei Feputati, è stata presentata una mozione dal deputato Rossano Sasso. Una mozione mirata a introdurre linee guida per contrastare la propaganda woke tra i giovani durante l’insegnamento in modo unilaterale, acritico e pro modelli comportamentali ispirati alla cosiddetta ideologia gender.

Mozione, presentata da Lega e Fratelli d’Italia, che, secondo gli eurodeputati italiani del gruppo S&D* appare in aperto contrasto con i valori UE e costituisce una minaccia ai diritti dei cittadini, in particolare delle persone LGBTQIA+, inclusi i bambini, alla luce degli articoli 2 e 19 del Trattato dell’UE e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione.

Sul tema, recentemente, è intervenuta la Commissione Ue, attraverso la commissaria Helena Dalli, giusto per rimarcare il limite di competenza dell’Esecutivo von der Leyen in materia. “Al di là dell’attuazione del diritto dell’UE, spetta agli Stati membri, comprese le rispettive autorità giudiziarie, garantire che i diritti fondamentali siano effettivamente rispettati e tutelati in conformità alla legislazione nazionale e al proprio ordinamento costituzionale”.

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*Alessandro Zan (S&D), Sandro Ruotolo (S&D), Irene Tinagli (S&D), Alessandra Moretti (S&D), Pina Picierno (S&D), Brando Benifei (S&D), Camilla Laureti (S&D), Cecilia Strada (S&D), Raffaele Topo (S&D), Annalisa Corrado (S&D).

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