Diritti LGBTQI+: la campagna di sensibilizzazione “Let me come Home”.
Nell’ambito delle iniziative del Pride in Italia, l’Ufficio di Milano del Parlamento europeo ha deciso di esprimere la propria vicinanza alla comunità LGBTQI+ attraverso uno spettacolo inedito di teatro-danza, scritto e messo in scena per sensibilizzare alla promozione dei diritti delle persone LGBTQI+, dal titolo “Let me come Home – Il Parlamento europeo per i diritti LGBTQI+”, in programma venerdì dalle 19 in Piazza Santa Francesca Romana.
Sotto forma di incursione urbana estemporanea, spiegano dall’ufficio milanese, i corpi del pubblico e dei passanti saranno coinvolti all’interno della performance artistica, per una riflessione collettiva sulla dimensione dello spazio, della fisicità e dei confini di una convivenza inclusiva.
La coreografia, i testi e la musica saranno curati dall’Associazione Culturale B-Ped Milano e lo spettacolo sarà realizzato in collaborazione con la Rappresentanza a Milano della Commissione europea, e con il sostegno del Comune di Milano, del Municipio 3 di Milano e di CIG Arcigay Milano, ed il supporto tecnico di AMSA.
In occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia (il 17 maggio scorso), l’Unione europea ha ribadito il suo impegno per il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali di tutte le persone, e per il contrasto delle discriminazioni, in particolare quelle basate sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale, così da proteggere le comunità gay, lesbica, bisessuale, transgender e intersessuale (LGBTI).
Il Parlamento europeo si è schierato in diverse occasioni al fianco delle persone LGBTIQ+, prima condannando fermamente l’istituzione di “zone libere dall’ideologia LGBTI” in alcuni Paesi europei, poi dichiarando l’Unione europea “zona di libertà”, dove a chiunque possa essere garantita la possibilità di mostrare pubblicamente l’orientamento sessuale o l’identità di genere, senza temere ritorsioni. Tuttavia resta inattuata, verso alcuni Stati membri, l’applicazione dello strumento della condizionalità circa le reiterate violazioni dello Stato di diritto e dei principi dell’Unione.
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