Dipendenze: un nuovo progetto europeo per i giovani. 2,85 miliardi bruciati col gioco online.

Con il sostegno dell’Unione europea, la piattaforma del Consiglio d’Europa sulla cooperazione in materia di droghe e dipendenze, il Gruppo Pompidou, ha segnato il lancio ufficiale del progetto “Promuovere la salute mentale di minori e giovani affrontando i rischi posti dai videogiochi e dal gioco d’azzardo online”.

I dettagli del progetto sono stati illustrati nel corso di una conferenza tenutasi a Roma, ospitata dalla Presidenza italiana del Gruppo Pompidou. Il progetto, cofinanziato dall’Unione europea mediante lo Strumento di sostegno tecnico e attuato dal Consiglio d’Europa, in cooperazione con la Commissione europea, sostiene Cipro, Croazia, Italia, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Slovenia e Ungheria nell’affrontare i rischi legati ai videogiochi e al gioco d’azzardo online tra i minori e i giovani.

Le statistiche mostrano l’enorme portata dei videogiochi e del gioco d’azzardo online: secondo la rivista scientifica The Lancet, la rapida crescita dell’industria del gioco d’azzardo globale dovrebbe portare a circa 700 miliardi di dollari di perdite per i consumatori. Nel frattempo, si stima che il numero di giocatori nel mondo abbia raggiunto i 3,42 miliardi lo scorso anno, un aumento del 4,5% rispetto all’anno precedente. Circa 2,85 miliardi giocano sui loro smartphone.

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Pur essendo i videogiochi e il gioco d’azzardo online attività ricreative diffuse tra la maggior parte delle persone, la ricerca mostra tassi di utilizzo eccessivo più elevati tra i giovani, con un’incidenza maggiore nei ragazzi che nelle ragazze, rispetto alla popolazione generale. Questo tipo di utilizzo può avere ripercussioni sulla salute mentale, causando elevati livelli di ansia, depressione, scarso rendimento accademico e stress. Le perdite finanziarie associate al gioco d’azzardo e al comportamento compulsivo che può derivare dall’uso dei videogiochi e dal gioco d’azzardo possono inoltre generare sentimenti di vergogna, senso di colpa e bassa autostima.

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha incluso i disturbi associati ai videogiochi e al gioco d’azzardo su Internet nella Classificazione internazionale delle malattie, evidenziandone l’importanza per la salute pubblica.

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“Gli impatti negativi dei disturbi associati ai videogiochi e al gioco d’azzardo molto spesso vanno ben oltre l’individuo, avendo un impatto anche sui suoi cari, sulle famiglie e sugli amici e imponendo costi tangibili e intangibili alle comunità e alle società”, ha osservato la relatrice principale della conferenza, Orsolya Király, ricercatrice e docente presso l’Istituto di Psicologia, Eötvös Loránd University, Budapest, Ungheria. “L’onere dei costi pubblici associati al gioco d’azzardo è enorme e anche la dipendenza da videogiochi rappresenta un onere crescente per la società”.

La dott.ssa Király ha citato una ricerca che suggerisce che gli sviluppatori di giochi traggono profitto in modo sproporzionato dai giocatori d’azzardo patologici, piuttosto che dai clienti con alti guadagni, e ha consigliato un principio di “sicurezza dalla progettazione” per rispondere a tale sfida. “In linea con l’approccio della salute pubblica, la responsabilità dovrebbe ricadere sulle aziende per ridurre i danni, piuttosto che sugli utenti per proteggersi, e la definizione di qualsiasi regolamentazione dovrebbe seguire questo approccio”, ha aggiunto la relatrice.

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I governi ne stanno prendendo atto. Ad esempio, in Italia il governo ha recentemente destinato 5 milioni di euro ad un avviso pubblico rivolto alle regioni e alle province autonome italiane per la presentazione di progetti volti a favorire la prevenzione delle dipendenze da sostanze e comportamentali tra i giovani, comprese quelle correlate all’utilizzo di Internet.

foto stevepb/Pixabay.com