Digitalizzazione, Ivo Allegro: “Opportunità unica per modernizzare le amministrazioni degli enti locali”.

“La digitalizzazione è un’opportunità unica per modernizzare e rendere competitivo il sistema Paese, come dimostra la richiesta da parte del 92% dei Comuni italiani di accedere ai 43 milioni di euro del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione. Puntare sullo sviluppo digitale è ormai un elemento abilitante per generare le minime condizioni per competere e avere una qualità della vita allineata agli standard evoluti di cittadini e imprese, ma il vero fattore differenziale e di vantaggio competitivo territoriale lo fanno i servizi che un Paese riesce ad erogare mediante le infrastrutture digitali”. Così Ivo Allegro, amministratore delegato di Iniziativa, società di consulenza leader nei settori corporate finance, fondi strutturali Ue, PPP e sviluppo di asset per pubbliche amministrazioni locali e territoriali.

Ivo Allegro, iniziativa
Ivo Allegro, Iniziativa

Secondo l’AD Allegro “dovremo, quindi, puntare sulla capacità di creare anche nuove soluzioni e servizi in grado di rendere produttive nel breve periodo queste innovazioni e infrastrutture. Si tratta di finanziamenti indispensabili per potenziare tutti i servizi, dalle telecomunicazioni alla mobilità, immaginando in prospettiva una declinazione pratica del paradigma SMART a livello nazionale, che diverrebbe così una ‘smart area’ capace di alimentare la competitività delle imprese e il benessere dei cittadini. In questo modello, la collaborazione tra pubblico e privato, anche attraverso le logiche partenariali del PPP, può essere un modo per accelerare gli investimenti e stimolare l’imprenditorialità, in una logica di economia circolare”.

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“Non dimentichiamoci – conclude Allegro – che la cosiddetta ‘sofferenza digitale’ è un fenomeno che ancora oggi interessa tutto il Paese, senza distinzione territoriale e al riguardo i dati del ‘Digital Infrastructure Index’ di EY (Ernst & Young), che ha analizzato il livello di efficienza e maturità delle infrastrutture digitali delle 107 province italiane, sono purtroppo emblematici. Il bicchiere va visto però mezzo pieno. Il ritardo attuale ci dà una grande opportunità di recupero, ma dobbiamo attivarci per concretizzarla. L’interazione tra pubblico e privato può essere il modo per uscire dall’immobilismo”.