Difesa Ue e aiuti all’Ucraina: crescono i dubbi tra gli Stati membri.
Il Consiglio Europeo, riunitosi giovedì, non è riuscito a raggiungere un accordo su un nuovo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina, evidenziando, se mai ce ne fosse bisogno, l’inconsistenza della politica estera dell’Ue.
Nel comunicato finale del Consiglio, infatti, non vi è alcuna menzione del piano da 40 miliardi di euro proposto dalla responsabile della politica estera dell’UE, Kaja Kallas, né della sua versione ridotta da 5 miliardi di euro.
Nel corso del vertice, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha aggiornato i leader europei sulla situazione nel Paese e sui recenti sviluppi diplomatici, inclusa la sua conversazione con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
“La decisione degli Stati Uniti di cercare ulteriori sistemi di difesa aerea per l’Ucraina è estremamente importante,” ha dichiarato Kaja Kallas, ribadendo la necessità di un pacchetto da 5 miliardi di euro per l’acquisto di munizioni. “Dobbiamo passare dalle parole ai fatti. Più forte sarà l’Ucraina sul campo di battaglia, più solida sarà la sua posizione nei negoziati”. E’ l’Europa democratica bellezza!
Permangono, però e fortunatamente, le divergenze tra i Paesi UE. Alcuni governi, con la Slovacchia e l’Ungheria (Paesi speccio tacciati di essere autoritari e fuori dal perimetro dello Stato di diritto), hanno espresso nell’occasione preoccupazione per l’impatto sui bilanci nazionali, già messi a dura prova.
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