Difesa informatica: il Parlamento europeo chiede una politica comune UE.

I deputati del Parlamento europeo hanno chiesto, con una risoluzione approvata oggi con 591 voti favorevoli, 65 contrari e 26 astensioni, una serie di misure e una politica coerente in materia di sicurezza informatica per rafforzare la resilienza e il coordinamento della ciberdifesa militare dell’UE e superare l’attuale frammentazione e complessità dell’architettura informatica globale all’interno dell’Unione, resa palese dalla mancanza di condivisione delle informazioni tra istituzioni, organi e agenzie europee.

Sottolineando il frequente carattere “a duplice uso” (civile e militare) delle capacità informatiche, i deputati hanno accolto con favore il piano d’azione della Commissione sulle sinergie tra l’industria civile, della difesa e dello spazio. Diversamente da altri settori militari, l’infrastruttura utilizzata per “creare” il ciberspazio è per gran parte gestita da entità commerciali con sede principalmente al di fuori dell’UE e ciò comporta una dipendenza industriale e tecnologica da terzi. L’UE, pertanto, dovrebbe potenziare la propria sovranità tecnologica, stimolare l’innovazione e investire maggiormente nelle capacità di difesa informatica e nel personale.

LEGGI ANCHE:  Hohlmeier: nel bilancio 2020 dell’UE il clima sarà priorità

Inoltre, i deputati reputano fondamentale la cooperazione informatica tra l’UE la NATO e gli Stati Uniti contro le sistemiche aggressioni informatiche da parte della Cina, Russia e Corea del Nord.

fonte europarl.europa.eu