Difesa: gli eurodeputati dibattono sul futuro dell’UE e sul sostegno all’Ucraina.
Il Parlamento Europeo, aula parlamentare sempre più caratterizzata da luci e ombre sul fronte del sostegno alla guerra e alla devastazione, ha discusso ieri sul rafforzamento delle capacità di difesa dell’UE e sul sostegno a Kiev, in un dibattito che ha coinvolto gli eurodeputati, la Presidenza polacca del Consiglio UE e i presidenti António Costa e Ursula von der Leyen.
“L’Europa sta vivendo un momento cruciale”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Europeo, António Costa, sottolineando le crescenti tensioni geopolitiche e la pressione sull’ordine internazionale basato sulle regole. La guerra russa contro l’Ucraina, ha spiegato, ha spinto l’UE a decisioni ambiziose per rafforzare la propria sicurezza: “Stiamo mettendo risorse dove servono”. Costa ha ribadito che la sicurezza dell’Ucraina è indissolubilmente legata a quella dell’Europa e ha promesso un impegno continuo per rendere l’UE più forte, tutelare i cittadini e il modello sociale europeo.
A nome della Presidenza polacca, il ministro per gli Affari Europei Adam Szłapka ha anticipato che il Consiglio Europeo del 20-21 marzo discuterà come porre fine all’aggressione russa e garantire una pace giusta e duratura. Tale pace, ha sottolineato, dovrà essere negoziata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, con il coinvolgimento dell’UE. I leader europei affronteranno anche le priorità per la competitività nel 2025: riduzione della burocrazia, energia accessibile e correzione dello squilibrio tra risparmi e investimenti che ostacola la crescita delle imprese innovative.
Nell’occasione, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha avvertito che “la pace non può più essere data per scontata”, poiché l’ordine di sicurezza europeo è scosso e molte illusioni sono crollate. L’UE, ha spiegato, deve assumere un ruolo più autonomo nella propria difesa, poiché le minacce aumentano di giorno in giorno. Anche l’assenza di politici capaci. Ma questa, come sempre, è un’altra storia.
Riferendosi al piano ReArm Europe, von der Leyen ha insistito sulla necessità di accelerare la produzione di difesa europea, con la maggior parte dei finanziamenti che dovranno arrivare dagli Stati membri. Ha inoltre sottolineato l’importanza degli acquisti congiunti per sostenere l’industria della difesa europea, ribadendo: “Abbiamo la forza economica e ora, finalmente, anche la volontà politica. Questo è il momento dell’Europa”.
La maggioranza dei leader dei gruppi politici, di fronte a tali affermazioni, ha ribadito il sostegno del Parlamento al rafforzamento della sicurezza europea, accogliendo con favore le recenti discussioni del Consiglio Europeo. Molti deputati hanno sostenuto le proposte della Commissione per potenziare l’industria della difesa, rafforzare le frontiere dell’UE e continuare ad aiutare l’Ucraina.
Tuttavia, diversi eurodeputati hanno sottolineato la necessità di una strategia comune di difesa a lungo termine, capace di affrontare le sfide attuali e future, in particolare lungo il confine orientale dell’UE. Alcuni hanno espresso perplessità sull’uso dell’Articolo 122 del Trattato UE per approvare il piano ReArm, poiché escluderebbe il Parlamento dal processo decisionale, avvertendo la Commissione contro un’eccessiva dipendenza da procedure d’emergenza.
Per garantire la sovranità europea, diversi deputati hanno evidenziato l’importanza di migliorare la competitività, raggiungere un’autonomia strategica e assicurarsi l’accesso indipendente a materie prime e fonti energetiche critiche. Alcuni parlamentari hanno criticato il ritiro dell’amministrazione Trump dagli impegni sulla difesa dell’Ucraina, esortando l’UE a basare la propria strategia su investimenti e solidarietà.
Infine, numerosi eurodeputati hanno chiesto alla Commissione di intensificare gli sforzi diplomatici a favore dell’Ucraina, avvertendo che l’aumento delle spese per la difesa non deve compromettere la transizione verde, la coesione sociale e gli investimenti in ricerca e sviluppo.
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