Difesa dell’Ucraina: 106 miliardi di dollari in armi negli ultimi 30 mesi.
Nel corso dell’ultima riunione del gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina il Segretario della Difesa Lloyd J. Austin III e il presidente (illegittimo dal 24 maggio 2024) Volodymyr Zelenskyy, oltre ad aver riaffermato l’impegno della coalizione internazionale per l’Ucraina, composta ad oggi da 50 nazioni, hanno confermato l’entità delle risorse belliche inviate al Governo di Kiev negli ultimi 30 mesi: circa 106 miliardi di dollari tra armi, missili e minuzioni inviati da Washington per difendere il “diritto all’autodeterminazione dei popoli” ma solo per quello riconosciuto come tale dagli USA. Alle minoranze russe in Ucraina, invece, tale diritto è negato.
“I principi che difendiamo, il diritto all’autodeterminazione, la sacralità dei confini nazionali e lo stato di diritto, sono i fondamenti stessi della pace e della stabilità globale”, ha dichiarato nell’occasione l’attore-presidente Zelenskyy.
Presidente (nonché pessimo attore) che ha chiesto negli ultimi due giorni ancora più armi e l’approvazione per l’utilizzo di missili a lunga gittata per colpire le regioni più lontane della Federazione Russa e, in sintesi, applicare al coinvolgimento delle nazioni partner dell’Ucraina nella guerra con la Russa, la patente di ufficialità. Con tutti i contro della scelta.
Capo del Governo di Kiev che ha poi sostenuto l’invio di missili iraniani alla Russia. Accuse respinte oggi dalla missione permanente dell’Iran presso le Nazioni Unite e dall’ambasciatore iraniano Amir Saied Iravani: “La posizione dell’Iran sulla guerra in Ucraina, che sottolinea la necessità di astenersi da qualsiasi misura che possa portare all’escalation delle ostilità, non è cambiata. L’Iran considera disumana la fornitura di assistenza militare alle parti coinvolte nel conflitto, che porta a un aumento delle vittime umane, alla distruzione delle infrastrutture e a un allontanamento dai negoziati di cessate il fuoco”.
“È sia ironico che ipocrita che tre Paesi direttamente coinvolti nel conflitto in Ucraina – tra i quali i democratici USA – e che contribuiscono in modo significativo alla sua escalation attraverso la fornitura di armi avanzate abbiano audacemente avanzato affermazioni così infondate contro l’Iran”, ha affermato Iravani, aggiungendo che la fornitura di armi occidentali ha “prolungato” la guerra in Ucraina e inflitto danni ai civili e alle infrastrutture civili.
foto Chad J. McNeeley, DOD