Didier Drogba riceve il premio del Presidente UEFA 2020.

L’ex attaccante del Chelsea, Didier Drogba, è stato scelto come destinatario del Premio del Presidente UEFA 2020 per il suo “impegno verso l’eccellenza in campo e fuori dal campo”. Questa la decisione del presidente UEFA Aleksander Čeferin.

“Didier è un eroe per milioni di tifosi per tutto ciò che ha vinto nella sua scintillante carriera. È un leader, un precursore. Lo ricorderò sempre come giocatore per la sua tecnica, potenza e intelligenza, ma soprattutto per la sua insaziabile fame di successo – caratteristica presente ancora oggi nel suo incontenibile desiderio di aiutare gli altri fuori dal campo”, ha raccontato Čeferin.

“La UEFA Champions League è diventata la più grande competizione per club al mondo, anche grazie al fatto che i nostri club sono in grado di attirare i migliori giocatori di tutto il mondo. Siamo stati fortunati ad aver visto calciatori del calibro di George Weah, Samuel Eto’o e Didier Drogba giocare ai massimi livelli. A loro volta, questi giocatori hanno aperto la strada ai calciatori africani e sono stati una fonte d’spirazione per tutta una nuova generazione di giovani che ha provato a seguire le loro orme”.

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Drogba, che ritirerà il Premio del Presidente UEFA giovedì a Ginevra durante il sorteggio della fase a gironi di UEFA Champions League, ha iniziato la sua carriera in Francia, dove ha vestito le maglie di Le Mans, Guingamp e Marsiglia. Tuttavia, è stato col passaggio al Chelsea che l’ivoriano ha iniziato ad affermarsi come uno dei più grandi attaccanti del XXI secolo.

A Stamford Bridge ha segnato 164 gol in 381 presenze in tutte le competizioni. Probabilmente il suo gol più importante è stato quello del pari nella finale di UEFA Champions League del 2012 contro il Bayern quando ha anche trasformato il rigore decisivo che ha fatto salire il Chelsea sul tetto d’Europa per la prima volta nella sua storia.

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Nato ad Abidjan, Drogba è probabilmente il più grande calciatore che la Costa d’Avorio abbia mai prodotto. Ha segnato il primo gol in assoluto della Costa d’Avorio nella sua prima partecipazione a una fase finale dei Mondiali – nel 2006 – e poi ha giocato altre due fasi finali.

“Avere vinto una Champions League, aver giocato e segnato per il mio paese in una Coppa del Mondo – sono cose che avrei solo potuto sognare da bambino”, ha raccontato Drogba, vissuto e cresciuto sia in Costa d’Avorio che in Francia. “Ci sono tantissimi bambini nei paesi più poveri che hanno il potenziale per diventare non solo calciatori, ma anche medici, insegnanti e ingegneri. Ecco perché è così importante aiutare e sostenere i nostri giovani per far sì che realizzino i loro sogni e le loro aspirazioni”.

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La fondazione di Drogba ha cercato di fare esattamente questo, garantendo un’adeguata istruzione attraverso la costruzione di scuole per dare ai bambini una via d’uscita dalla povertà. Anche Drogba è tornato in classe. Dopo essersi ritirato dal calcio nel novembre 2018, dopo aver giocato in Cina, Turchia, Canada e Stati Uniti, il 42enne è tornato a studiare ed è attualmente iscritto al programma Executive Master for International Players (MIP) della UEFA – un passo che considera fondamentale per consentire la sua transizione verso una seconda parte di carriera di successo.

Tra i precedenti vincitori del Premio del Presidente UEFA ci sono nomi leggendari come Sir Bobby Charlton, Eusébio, Raymond Kopa, Johan Cruyff, Francesco Totti, David Beckham ed Eric Cantona.

Foto di Phillip Kofler da Pixabay