Dichiarazioni 2023: 19411,35 euro è il reddito medio in Sardegna.

Mentre il reddito medio imponibile nazionale è pari a 22.806,31 euro, nell’Isola, secondo i dati pubblicati dal Dipartimento delle Finanze del MEF relativi alle Dichiarazioni dei Redditi presentate nel 2023 sui redditi maturati nel 2022, i valori medi si aggirano sui 19.411,35 euro.

Numeri che mantengono la Sardegna stabile al 15° posto, seguita da Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Molise e Calabria. Al primo posto svetta la Lombardia con un reddito imponibile medio più elevato di quasi 7,500 euro rispetto a quello sardo, seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (25.867,73), Lazio (24.715,88) ed Emilia Romagna (24.695,05).

“Questi dati ci dicono che il reddito imponibile medio sardo è il 72% del reddito imponibile medio lombardo. Un dato che non stupisce affatto” commenta Mauro Carta, Presidente delle ACLI Regionali della Sardegna. “Già a dicembre, le analisi sulle stime 2022 del reddito disponibile delle famiglie consumatrici, vedevano la Sardegna con i suoi 17.921,72 euro di reddito disponibile pro-capite stabile al 14° posto su 20 regioni con un dato standardizzato che diceva che laddove un italiano ha 100 euro a disposizione per le spese, un sardo ne ha appena 84,9 euro”.

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È al nono posto, invece, la Sardegna per redditi da pensione, col 36% delle dichiarazioni relative al 2022 che includono tale tipologia, un dato in leggero calo rispetto all’annualità precedente.

Se andiamo a vedere la graduatoria dei comuni italiani in base al reddito imponibile medio a livello comunale, notiamo che il primo comune isolano al 324° posto è Cagliari con un reddito imponibile medio pari a 26.839,78 euro, seguito da Selargius con 22.642,62 euro al 2088° posto e Sassari con 22.478,41 euro al 2195° posto, ben lontani dalla prima posizione di Portofino (97.058,71 euro) e dalla seconda e terza detenute, rispettivamente da Lajatico, in provincia di Pistoia (56.028,39 euro) e Basiglio in provincia di Milano (53.419,90 euro).

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“Analizzare questi dati è fondamentale per capire meglio le condizioni economiche della nostra Regione e dei nostri comuni. Come ACLI regionali della Sardegna presenteremo a breve un report dettagliato che, assieme ai dati demografici, costituirà la base per un confronto con le parti politiche e sociali impegnate nel costruire un futuro diverso per la nostra Isola” conclude Mauro Carta.