Destinazione Lavoro, l’ennesima conferma che in Sardegna va tutto in “crash”.

Non è una novità per gli utenti della pubblica amministrazione regionale sperimentare disagi in occasione della presentazione di domande di contributo previste dai vari assessorati regionale. Iniziative, spesso, anticipate da iperboliche dichiarazioni di infallibilità politico-amministrativa da parte dei sempre meno nominabili membri dei vertici regionali.

Dopo il poco disruptive bando R(E)SISTO che ha registrato, anche nel periodo più buio della crisi pandemica, notevoli disservizi per imprese e professionisti, e l’avviso pubblico per le indennità una tantum a favore dei lavoratori autonomi, l'(in)fallibile Regione Sardegna non ha mancato di inanellare un’altra milestone di pessima amministrazione: il bando “Destinazione Lavoro” la cui piattaforma per il ricevimento delle domande è andata (chi lo avrebbe mai immaginato) in crash.

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Si sarebbero potute presentare da questa mattina e fino a domani, infatti, le domande per gli aiuti finalizzati al sostegno dell’occupazione nella filiera turistica della Sardegna. Così gli imprenditori questa mattina, d’accordo con i loro consulenti, si sono preparati per cercare di ricevere il sostegno della Regione, ma senza successo per via di un blocco improvviso e irreparabile di un sistema di elaborazione dovuto al cattivo funzionamento dei programmi applicativi, del sistema operativo o delle apparecchiature. In altre parole, il già richiamato crash.

Una figura pessima, l’ennesima, per una Regione sempre meno capace di erogare servizi in modo efficiente ed efficace.

Svarione che non ha mancato di incassare il commento della Fipe Confcommercio Sud Sardegna: “È stato quindi di nuovo rinviato il bando – spiega il presidente Emanuele Frongia -, l’unica cosa certa è che non era possibile accedere al sito, a distanza di anni quindi ci ritroviamo sempre nella stessa situazione. Nonostante si parli di innovazione, tecnologia, transizione e crescita”.

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Una circostanza non proprio coerente, ancora, con l’ennesima sparata autoreferenziale della Giunta. Solo poche settimane fa, come capita ormai quotidianamente il provvedimeto era stato ‘pompato’ con i soliti toni autocelebrativi dall’assessora Ada Lai, definendo “Destinazione lavoro” “un investimento importante per favorire  l’occupazione”. “Con i bonus assunzioni aiutiamo le imprese a sostenere il costo del lavoro ma – prosegue la nota della Lai – soprattutto puntiamo a rilanciare la stagione turistica, allungandola il più possibile”.

Con i “potenti mezzi” della Regione sarà difficile.