Definanziamento PNRR, Silvio Lai: “Tagli certi nell’isola per 250 milioni di euro”.
“Sono passati già 15 giorni dall’approvazione della revisione del PNRR da parte della Commissione Europea (24/11) e non solo il Parlamento è all’oscuro delle opere effettivamente definanziate ma sono all’oscuro anche le amministrazioni comunali e regionali coinvolte, comprese le Asl,” così esordisce Silvio Lai, deputato del della commissione bilancio in una interrogazione indirizzata al ministro Fitto e ai ministri competenti per le misure destinate ai comuni e alle Asl. “Non si comprende quale sia il motivo per cui le amministrazioni non hanno ricevuto alcuna informazione a luglio al momento in cui il piano di definanziamento veniva proposto alla commissione europea e ancora meno ora dopo che i tagli proposti sono stati ridimensionati parzialmente dalla commissione stessa. Le amministrazioni non possono essere lasciate all’oscuro rispetto alle opere definanziate così come non possono essere lasciate in balia delle sole dichiarazioni di nuovi finanziamenti senza che questi siano individuati con certezza soprattutto se sia tratta di risorse europee che necessitano di essere rendicontate”.
“Intanto alcune cose sono certe almeno per la Sardegna. Sono state confermate come definanziate e definitamente scomparse le risorse relative alla misura M2C4 I2.2. per quasi 214 milioni di Euro (Euro 213.960.909,46) in Sardegna. È stata ridotta la misura M5C2 I2.2.c destinata ai Piani Integrati Urbani (2,5 miliardi ridotti a 900 milioni sul piano nazionale come è stata ridotta da 3,3 a 2 miliardi i progetti di rigenerazione urbana (M5C2 I.2.1) con un complessivo taglio del 50% che applicato in Sardegna sui 248 milioni di euro può prevedere un taglio di oltre 120 milioni di euro ma occorre attendere la risposta del governo per il dato definitivo. Restano – continua – confermati i definanziamenti delle misure M5C3 sulla coesione territoriale che in Sardegna valgono 37 milioni di euro.
“Mentre sono certi i tagli sulla M2C4 che vanno dai 6,1 milioni di euro per Sassari, i 4,88 milioni di Alghero, i 2,52 milioni di Muravera, 2,6 Tempio e i 2,9 Villasor sino ai 100.000 euro di Austis, o ai 300.000 euro ottenuti da circa 250 piccoli comuni, i dubbi restano su quali opere sono state definanziate tra quelle comprese nei piani integrati urbani che, in Sardegna riguardavano i 17 comuni di della città metropolitana di Cagliari per oltre 97 milioni di euro e per la rigenerazione urbana le 15 città medie dell’isola compresa Sassari, Alghero e Portotorres, Olbia e Tempio, Nuoro, Oristano e Cagliari, Carbonia e Iglesias, Capoterra, Sinnai, Monserrato, Selargius e Quartu.
Su questi ultimi si da per certo il definanziamento nazionale per 2,9 miliardi su 5,8 complessivi, ma sono accorra sconosciute le opere vittima di questo definanziamento come è oscuro il meccanismo di salvataggio”, prosegue Lai.
“Il secondo capitolo riguarda il taglio dei posti negli asili nido che sono stati tagliati e dei quali ancora non si conosce le opere definanziate e quelle che si salvano e il destino delle strutture della sanità territoriale. Possiamo dire – conclude il deputato Dem – che siamo di fronte ad un gigantesco pasticcio generato dalla inadeguatezza del Governo che esalta la rimodulazione del PNRR che invece è stato ampiamente ridimensionato e lascia all’oscuro le amministrazioni coinvolte e i cittadini”.