Decreto Aiuti Bis: via libera dal Consiglio dei ministri.
Luce verde dal Consiglio dei ministri per le ultime misure in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali contenute nel decreto “Aiuti Bis”. Un provvedimento, pari a circa 17 miliardi di euro, “condiviso con le parti sociali e con i partiti della maggioranza e dell’opposizione” come confermato ieri dal Presidente del Consiglio dimissionario Mario Draghi.
“Queste misure – ha aggiunto Draghi – si aggiungono a quelle per oltre 35 miliardi di euro che abbiamo approvato dall’inizio di quest’anno per mitigare gli effetti dei rincari sui cittadini e sulle imprese. Interveniamo di nuovo a saldi invariati, quindi non ricorriamo a nessuno scostamento. Possiamo farlo perché l’andamento dell’economia è di gran lunga migliore del previsto. Ed è merito questo, come dico sempre, della capacità degli italiani, delle famiglie, delle imprese e anche forse un po’ della politica economica del governo che ha sostenuto senza esitazioni l’economia, ma nello stesso tempo è riuscito a farlo mantenendo gli obiettivi di riduzione del deficit e di riduzione del rapporto debito/PIL”.
Nel corso della conferenza stampa Draghi ha poi evidenziato gli ultimi dati sulla crescita annuale del Paese, pari a circa il 3,4% nel 2022: “Si tratta di un dato molto positivo sia se lo confrontiamo con il passato recente sia se lo confrontiamo con tutti gli altri Paesi. Negli ultimi due anni la crescita è stata del 6,6% l’anno scorso e ad oggi siamo al 3,4% acquisito. Nel corso degli ultimi venti anni l’Italia non era mai cresciuta oltre il 2%, quindi questo confronto con il passato vede gli ultimi due anni a una crescita veramente straordinaria. Anche se vediamo le ultime previsioni del Fondo Monetario Internazionale, emerge che nel 2022 cresceremo più della Germania, della Francia, più della media dell’area dell’Euro, più degli Stati Uniti. Anche i dati sul mercato del lavoro sono incoraggianti: il tasso di occupazione a giugno ha superato il 60%, il dato più alto dal 1977. Rispetto a un anno fa ci sono 400mila occupati in più, di cui circa metà sono a tempo determinato però”.
Successi che dovranno necessariamente fare i conti con le insidie del futuro o, per usare le parole di Draghi, con le “nuvole all’orizzonte”, rappresentate dalla crisi energetica, dall’aumento del prezzo del gas e dal rallentamento significativo dell’economia mondiale: “Adesso dobbiamo prepararci ad affrontare il terzo e il quarto trimestre. Però – prosegue – non bisogna sottacere i problemi che già abbiamo oggi, cioè il carovita, l’inflazione, l’aumento del prezzo dell’energia e anche l’aumento dei prezzi di altri materiali, di altri beni, le difficoltà nell’approvvigionamento, il precariato che è ancora molto diffuso e – naturalmente – anche l’incertezza politica che è non è solo nostra ma è geopolitica, cioè le crisi che abbiamo nel resto del mondo”.
Il decreto-legge, in particolare, interviene su alcuni importanti ambiti, tra cui il contrasto al caro-energia e carburanti e all’emergenza idrica, il sostegno agli enti territoriali, il rafforzamento delle politiche sociali per tutelare il potere d’acquisto, il rilancio degli investimenti.
Quanto ai rincari nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale e dei carburanti, il decreto prevede risorse per il rafforzamento del bonus sociale elettrico e gas per il quarto trimestre 2022, tutelando i clienti vulnerabili nel settore del gas, sospendendo le modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas.
In secondo luogo, il decreto azzera gli oneri generali di sistema nel settore elettrico anche per il quarto trimestre 2022 e riduce l’IVA per le somministrazioni di gas metano per combustione per usi civili e industriali nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022. Inoltre, sempre per il quarto trimestre 2022, l’ARERA provvederà a mantenere inalterati gli oneri generali di sistema nel settore del gas in vigore nel terzo trimestre.
Infine, si prorogano i crediti d’imposta in favore delle imprese anche per il terzo trimestre 2022 e si dispone la proroga della riduzione dell’accisa sui carburanti sino al 20 settembre 2022.
Quanto all’emergenza idrica, si stanziano risorse a favore delle imprese agricole colpite dalla siccità, si accelerano gli affidamenti del servizio idrico integrato (prevedendo appositi termini per gli enti di governo dell’ambito che non hanno ancora provveduto all’affidamento e l’attivazione di specifici poteri sostitutivi in caso di inerzia) e si consente alla Protezione civile di chiedere in anticipo lo stato di emergenza in caso di siccità.
Il decreto stanzia inoltre risorse a favore degli enti territoriali, nella forma di contributi straordinari per complessivi 400 milioni di euro in favore di comuni, città metropolitane e province, e prevede la proroga al 2023 della sospensione del rimborso delle anticipazioni di liquidità in favore delle Regioni a seguito del sisma del 2016. Sono inoltre stanziate risorse per favorire la ricostruzione post-sisma del 2012 in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto.
Quanto alle politiche sociali, si dispone la riduzione del cuneo fiscale in favore dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2022, inclusa la tredicesima. Si prevede inoltre l’anticipo al 1° ottobre 2022 della rivalutazione delle pensioni, l’estensione del “bonus 200 euro” a lavoratori attualmente non coperti e il rifinanziamento per 100 milioni di euro nel 2022 del Fondo per il sostegno del potere d’acquisto dei lavoratori autonomi.
Quanto agli investimenti, sono introdotte norme in favore di imprese operanti in settori strategici o di interesse pubblico (Alitalia, ILVA, 3-I). Inoltre, il Fondo per l’avvio, entro il 31 dicembre 2022, di opere indifferibili è rifinanziato per complessivi 1,3 miliardi di euro al fine di contrastare il caro-materiali in relazione sia alle opere che rientrano nel Piano Complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sia alle opere relative alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Sono rifinanziati i Contratti di sviluppo, anche in relazione a progetti di tutela ambientale, e gli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo-IPCEI, nonché il Fondo Unico Nazionale Turismo.
Infine, è rafforzato il meccanismo di valutazione permanente dei docenti, obiettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con particolare riferimento al riconoscimento delle risorse da destinare alla retribuzione integrativa e sono introdotte norme per contrastare in modo più efficace le minacce cibernetiche che coinvolgono la sicurezza nazionale.