Decadenza: parla la presidente Todde: “Piena legittimazione a lavorare”.

Al termine dell’incontro con i capigruppo della propria maggioranza la presidente Todde, dichiarata decaduta dalla Corte d’Appello di Cagliari, ha espresso dopo una notte di riflessione, il proprio punto di vista sulla questione, dichiarandosi “serena” e rispettosa del lavoro dei magistrati.

“Sono serenamente al lavoro, come potete vedere, dopo anche un confronto con la mia maggioranza. Ovviamente l’atto amministrativo che è arrivato dalla Corte d’Appello di ieri, seguirà il suo percorso e sarà gestito dai miei avvocati. Io – prosegue la decaduta presidente nuorese – ribadisco la piena fiducia nei confronti della magistratura , la piena fiducia ovviamente su quelle che sono le azioni che sono state fatte dal comitato che mi ha rapppresentato per le elezioni e quindi quello che io posso dire è che ho la piena motivazione e la piena legittimazione di continuare a lavorare per i Sardi e così farò”.

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Insomma, per i fuochi di artificio bisognerà aspettare, come, d’altronde, l’adozione di politiche e interventi utili per la Sardegna. Dinamica fuori dal perimetro dell’attuale classe dirigente al Governo della Regione.

Ma andiamo avanti. La Todde ha poi proseguito la propria conferenza stampa dichiarando chesi continuerà a lavorare con assoluta motivazione “perchè per questo siamo stati eletti e per questo riceviamo soldi pubblici, quindi, ci mancherebbe che non continuiamo a lavorare in maniera motivata come dobbiamo fare”.

Il tema della legittimazione non si pone, secondo la Todde, “nella misura in cui non ci sono atti definitivi. Quindi il Consiglio regionale farà il suo percorso. Continuiamo a lavorare con assoluta motivazione e assoluta legittimanzione”.

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“Io – ha ripetuto incessantemente la presidente “decaduta” – farò tutto quello che i miei avvocati riterranno corretto per difendermi nelle sedi opportune. I miei avvocati non condividono le osservazioni”.

Sugli errori la Todde ha poi detto che “non ci risultano. Abbiamo una posizione che è completamente diversa rispetto a quella della Corte d’Appello, però siccome giustamente il principio del diritto è un principio che va discusso esso sarà discusso nelle sedi opportune”.

Adesso il Consiglio, tramite il consiglio delle elezioni, avrà tempo, come da regolamento interno (articolo 16) 90 giorni e successivamente dovrà riferire in Consiglio, anche se per la Todde tale termine sarà visto “nella sua piena autonomia” dal Consiglio. Basterebbe semplicemente guardare i termini dei regolamenti per rispondere in conferenza stampa con maggiore autorevolezza. Ma non siamo, come risaputo, testimoni di tale circostanza contestuale.

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Infine, l’affermazione che interessa la propria claque: “Ho il supporto della mia forza politica e di tutte le forze politiche della mia maggioranza. Stanno lavorando per sostenermi”. Ci saremmo sorpresi del contrario. Chi vuole tornare subito a cercarsi un lavoro dopo neanche un anno di “pessima Legislatura”?