Decadenza: la Todde minimizza e va avanti. Ma non sono ammesse deroghe.
Alessandra Todde, in presenza di un dichiarazione di decadenza della Corte d’Appello di Cagliari, va avanti forte, parlando di effetti, della non immediatezza della decisione adottata dal collegio regionale di garanzia elettorale.
Ma, come ricordato da illustri esperti di diritto amministrativo, la presidente nuorese e il comitato elettorale non hanno nominato il mandatario, responsabile delle entrate e delle uscite sostenute durante la campagna elettorale. La legge, ancora (la n. 1 del 1994 della Regione Sardegna e la 515 del 1993) prevede che chi intenda candidarsi possa raccogliere fondi esclusivamente attraverso mandatario e conto corrente dedicato, senza alcuna deroga.
Nel contempo, nell’attesa del ricorso dei legali della Todde, la delibera della Corte d’Appello lascia poco spazio all’immaginazione dato che è stata redatta in punta di diritto.
Le spese, ricordiamolo, vanno tracciate tramite conto dedicato e certificate e asseverate mano a mano dal committente. Adempimenti, come rilevato da Sergio Santoro in una recente intervista sul Tempo, che non sarebbero stati messi in atto.
Mancanze, secondo il presidente onorario del Consiglio di Stato (mica c****!) dovuti a superficialità e scarda attitudine amministrativa. E, per quanto visto nei primi 10 mesi di mandato regionale della maggioranza Todde, non possiamo che essere pienamente d’accordo con il presidente onorario Santoro.
Si tornerà a votare in primavera? Noi lo speriamo convintamente.
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