Debt Crowdfunding, Massimo Cannas: “Strumento di attrazione per altri investitori”.

Sviluppare le imprese del territorio attraverso strumenti finanziari innovativi e accessibili. Questo l’obiettivo della piattaforma digitale Sardinia Fintech lanciata recentemente dalla Regione Sardegna attraverso il Fondo Sardinia Fintech. Nuove soluzioni di finanziamento che potrebbero sostenere anche i giovani startupper sardi attraverso la novità del Debt Crowdfunding, la raccolta di liquidità destinata alle obbligazioni e agli strumenti finanziari di debito emessi da piccole e medie imprese, collocati nel marketplace del portale Sardinia Fintech.

Una linea che potrebbe finanziare fino al 70% del progetto di sviluppo e dove le imprese potranno trovare un canale diretto con gli investitori autorizzati, interessati a finanziare le nuove iniziative imprenditoriali, ovviamente in cambio della restituzione del capitale investito maggiorato degli interessi maturati, mentre la restante quota del 30% potrà essere reperita attraverso la piattaforma di crowdfunding prevista per la gestione dei progetti d’impresa. 

Strumento innovativo che merita – data la potenzialità per le numerose imprese innovative sarde – un supplemento informativo con il responsabile dell’Unità Gestioni Separate e Garanzie della Sfirs, Massimo Concas.

Dott. Concas, può un aspirante startupper, non ancora costituito, presentare la propria idea d’impresa innovativa?

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No. Allo stato attuale è necessario che l’impresa sia costituita. Prendiamo comunque nota di questa esigenza e provvederemo a sottoporla all’attenzione del proprietario del Fondo, ossia la Regione.

Lo strumento prevede, previa valutazione positiva, l’erogazione del massimo 70% del piano di investimento fino a 100000 euro. La restante parte, invece, sarà possibile reperirla attraverso una piattaforma di crowdfunding. Quali consigli possiamo dare ai giovani startupper per la redazione di una valida proposta e per la presentazione del progetto d’impresa sulla piattaforma di crowdfunding?

Attivare una campagna di debt crowdfunding richiede un’attenta preparazione. Con una strategia improvvisata (o meglio, senza una strategia), si rischia seriamente il fallimento dei progetti. Una campagna di crowdfunding efficace è il risultato di una meticolosa pianificazione e non concede scorciatoie.

Lo strumento che viene attivato dalla Regione ha come obiettivo quello di fare in modo che la risorse siano il volano e lo strumento di attrazione di altri investitori. Ma la Regione interviene come un qualsiasi altro operatore di mercato, con rendimenti auspicati pari a qualsiasi altro operatore. Bisogna tenerlo bene a mente.

Fermo l’intervento pubblico, gli startupper devono preparare il loro progetto e predisporre la loro messa a terra con impegno e ambizione ricorrendo alla piattaforma messa a punto per la prima volta da un Ente Pubblico. I progetto deve essere però razionale e valido e dimostrare la congrua remunerazione dei fattori produttivi.

Dalla presentazione della domanda all’erogazione del finanziamento quanto tempo può decorrere?

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Il primo passaggio è comprendere se il progetto può essere finanziato. Tutto è comunque improntato alla massima celerità. I tempi di evasione del primo screening è stimato in circa 10 giorni. Per l’erogazione va comunque tenuto conto dei tempi della campagna di raccolta.

Dopo la comunicazione dell’accettazione della proposta cosa succede?

Il progetto viene inserito nel market place della piattaforma Sardina Fintech.

Il sistema di investimento europeo è molto diverso da quello americano, sia per l’alta densità di Business Angels e VC, nonché per ‘l’istituzionalizzata’ vocazione all’investimento verso le nuove proposte innovative. Alla luce di queste importanti differenze, attraverso quali strategie coinvolgerete gli investitori all’interno delle varie linee inserite nel progetto Sardinia Fintech?

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Ovviamente ci ispiriamo al criterio più tipicamente europeo. L’obiettivo è quello di raggiungere investitori dislocati in un ampio raggio geografico, con l’obiettivo sia di ampliare la potenziale raccolta di risorse sia di pubblicizzare i progetti da realizzare che comunque avranno negli investitori non dei soci bensì dei prestatori di denaro. E’ un tema delicato. Il capitale non sarà paziente come nel caso dell’equity; sarà invece fiduciario con gli startupper unici responsabili del progetto e della loro sorte.

Sardinia Fintech sarà un successo se…

Sarà un successo se, da un lato, le imprese sarde acquisiranno dimestichezza con nuove modalità di finanziamento che superano i canali tradizionali, arricchendo il loro bagaglio culturale da un punto di vista finanziario, e dall’altro, se si avrà un buon numero di investitori interessati a scommettere sulle iniziative sarde, creando una sinergia tra gli stakeholder del territorio. Se riuscirà a erogare le risorse messe in campo e a creare le condizioni per l’attrazione di altrettante sarà un buon risultato.

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