Danza e cittadinanza attiva. “Primavera a teatro” apre le porte ai giovani.

Primavera a Teatro” apre le porte ai giovani per diventare, in stretta collaborazione con la scuola, un laboratorio di esercizio alla cittadinanza e un’opportunità di crescita artistica, civica e umana. Venerdì 2 giugno alle 20, gli studenti del Liceo Coreutico Azuni di Sassari potranno calcare il palcoscenico della Sala Estemporada di via Venezia con il loro spettacolo “Danzare la Costituzione”, affiancando i professionisti della compagnia Mandala Dance, che da Roma porta a Sassari l’opera coreutica “Crossover”.

Crossover è la metafora dell’incontro tra energie e corpi, tra popoli e culture. Un lavoro in cui il concept, la coreografia e la regia di Paola Sorressa sono concentrati nell’indagine sulle regole apparentemente immutabili che si vorrebbero imporre agli altri per bisogno di autoaffermazione. In questo contensto l’incontro con le regole altrui non porta solo pressione, ma anche contenuti positivi, comportamenti adattivi di condivisione e ascolto per una serena convivenza nell’accettazione delle diversità e delle unicità, riscoperte come risorse da tutelare.

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Quello del Liceo Coreutico Azuni, con le coreografie di Maria Gabriella Huober e Cristina Tagliaverga, è invece uno spettacolo di riflessioni artistiche dedicate ad alcuni articoli della carta costituzionale con l’obiettivo di adempiere, attraverso la danza, a una tra le più nobili funzioni della scuola: formare cittadini consapevoli che, mediante l’esercizio della libertà di pensiero e di espressione, arricchiscano ogni giorno il vivere comune nutrendo di linfa vitale la nostra democrazia.

L’intento, ricordano i promotori, è sostenere tra i giovani l’acquisizione di nuove competenze civiche ispirate ai valori di responsabilità, legalità, partecipazione e solidarietà che sono alla base della Costituzione italiana: “Questo spettacolo – affermano – è il nostro modo per evidenziare che l’arte non è solo bellezza ma responsabilità, e noi artisti siamo cittadini con il privilegio di gestire strumenti in più per interpretare e denunciare la realtà quotidiana, esprimere le nostre idee e prenderci cura della collettività”.

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