Dante vietato ai “non italiani”. Il Ministero manda gli ispettori a Treviso.
No all’esclusione degli studenti musulmani dalle lezioni sulla cultura italiana. A chiederlo, ieri, le associazioni Amsi e Co-mai, critiche verso l’eliminazione dell’insegnamento della cultura italiana, in particolare della Divina Commedia, per due studenti musulmani avvenuto in una classe di Treviso.
Un fatto grave sul quale oggi il Ministero ha fatto luce inviando un pool di ispettori che, spiegano dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha permesso di confermare “l’estemporaneità dell’iniziativa della docente non concordata né con il Dirigente scolastico né con il Consiglio di classe e non coerente con la programmazione che la stessa docente ha presentato relativamente alla sua materia”.