Curiosità dal mondo della sanità regionale: il teatro “per migliorare” la comunicazione.
In assenza di capacità manageriale e politica, la sanità in Ogliastra prova ora a trovare nuova linfa attraverso l’antica e nobile arte del teatro, per migliorare la comunicazione in sanità. Qui, come ricordato dalla nota istituzionale della locale Azienda Sanitaria Locale, direttori e coordinatori del personale sanitario della Asl Ogliastra sono andati letteralmente in “scena”. Medici e infermieri, in particolare, si sarebbero messi in gioco sperimentando sul palco le tecniche teatrali abbinate alla comunicazione sanitaria ideate da Renato Giordano, medico endocrinologo/diabetologo romano, ma anche autore e regista teatrale di fama internazionale.
Chissà se, nel corso della “performance formativa”, in qualche presidio del territorio si siano presentati disservizi e attese tra gli utenti per mancanza di personale medico e infermieristico. Quiscquiglie, lo spettacolo deve andare avanti!
Ma dall’Asl Ogliastra sono sicuri della bontà dell’iniziativa, dato che il corso è “proposto da Giordano in Italia e nel mondo con successo da ormai 10 anni”.
“Tutti i corsi sulla comunicazione sanitaria che ho frequentato nella mia carriera da medico avevano un approccio molto teorico e non mi hanno mai insegnato niente di concreto – spiega Giordano – così mi sono chiesto: perché non applicare le mie conoscenze sul teatro alla comunicazione sanitaria?. La comunicazione – prosegue – è una catena: se c’è un problema ad un qualunque livello, poi peggiora a livello globale – osserva Giordano – con questo percorso cerchiamo di aiutare il personale sanitario a rilevare le criticità, a colmare la mancanza che si viene a creare nel rapporto con gli altri”. Sotto questo profilo, probabilmente, molto si potrebbe fare attraverso una selezione dei candidati nel comparto della sanità che non passi soltanto per titoli professionali e accademici.
Sicuramente il potere del teatro, come ricordato dall’esempio del metodo teatrale proposto dal teatro dell’oppresso di Augusto Boal, non può essere sminuito in termini di attivazione di empatia e sensibilità verso il prossimo ma, in un contesto decisamente di emergenza come quello sardo, i cosiddetti “ghirigori” dovrebbero essere meglio giustificati.
Opinione decisamente respinta dato che secondo i promotori “il percorso inizia a dare i suoi frutti”: “È importante saper
comunicare correttamente con il paziente e i propri colleghi – spiega Francesco Logias, direttore sanitario della Asl Ogliastra – per questo motivo abbiamo deciso di far partecipare i direttori e i coordinatori del nostro personale sanitario a questo corso. Tutti coloro che sono stati coinvolti si sono detti entusiasti dell’esperienza – continua il direttore – alcuni di loro hanno già ammesso di aver tratto degli evidenti benefici a livello lavorativo”.