Csaba Molnár: “Con il Covid raddoppiato il tasso di disoccupazione giovanile nell’area euro”.

Per Csaba Molnár, eurodeputato del gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici “la crisi economica causata dal coronavirus ha avuto un effetto sproporzionato sui giovani. Prima della crisi, il tasso di disoccupazione tra i giovani in Europa era in media del 15%, cifra raddoppiata in diversi Stati membri durante l’emergenza covid-19, raggiungendo il 30%”.

Le statistiche dell’Organizzazione internazionale del lavoro e di Eurostat, per l’esponente ungherese, “mostrano chiaramente il deterioramento della situazione, e che “Spagna, Italia e Francia hanno i più alti tassi di disoccupazione giovanile”.

“In Ungheria – ha proseguito Molnàr – i dati dell’Ufficio statistico centrale mostrano che circa 56000 persone hanno perso il lavoro nel marzo di quest’anno a causa del coronavirus, di cui 36000 erano giovani lavoratori. Gli esperti hanno attribuito il significativo aumento della disoccupazione giovanile al fatto che le imprese inizialmente tendono a licenziare i lavoratori a tempo determinato, in prevalenza giovani”.

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Problematiche portate all’attenzione della Commissione UE dal deputato ungherese, che ha chiesto all’esecutivo se saranno aumentati i finanziamenti per il programma ‘Garanzia giovani’ nel quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e quali ulteriori misure la Commissione adotterà per ridurre la disoccupazione giovanile nell’Unione europea”.

In risposta all’interrogazione del rappresentante magiaro è intervenuto il Commissario europeo per il Lavoro, Nicolas Schmit: “I giovani sono tra i gruppi più colpiti dai licenziamenti. L’occupazione giovanile è una priorità politica fondamentale dell’UE. La Commissione ha fornito un significativo sostegno politico agli Stati membri dal 2013 attraverso la raccomandazione del Consiglio sul programma ‘Garanzia giovani’ e sui finanziamenti dedicati, in particolare dal Fondo sociale europeo (FSE) e dalla dotazione specifica per l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile (YEI)”.

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“Nell’ambito delle sue proposte per un piano di risanamento dell’UE, la Commissione ha proposto risorse aggiuntive per l’attuale FSE 2014-2020 nell’ambito dello strumento REACT-UE. Nella sua proposta legislativa aggiornata per il Fondo sociale europeo Plus 2021-2027, la Commissione ha proposto agli Stati membri con tassi di giovani NEET superiori alla media dell’UE nel 2019, di dedicare almeno il 15% delle loro risorse FSE+ (Fondo Sociale Europeo plus) alle misure a favore dell’occupazione giovanile e alle riforme politiche nel contesto della garanzia per i giovani”.

“Parallelamente – ha proseguito Schmit – la Commissione proporrà a breve una garanzia per i giovani e un programma Erasmus rafforzato per mitigare le conseguenze socioeconomiche ed educative della pandemia sui giovani, concentrandosi sull’istruzione, la formazione digitale e lo sviluppo di abilità e competenze”.

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Foto Sardegnagol, riproduzione riservata.

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