Crisi in Ucraina, Riccardo Riccardi: “La generosità non può diventare un problema”.

Nonostante l’attuale ‘gara della beneficienza’ messa in atto senza alcuna pianificazione e coordinamento da parte dei vari sodalizi, locali, regionali e nazionali, una nota di buon senso è stata condivisa oggi dal vicegovernatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto nel corso della seduta del Consiglio delle autonomie locali proprio nel merito degli aiuti alla popolazione ucraina: “Non è ancora finita l’emergenza causata dal Covid-19 e dobbiamo già affrontare una nuova crisi molto grave. Il Friuli Venezia Giulia è la porta del Paese e un punto nevralgico per i soccorsi. Faremo la nostra parte, ma dobbiamo assolutamente evitare sovrapposizioni. L’eccessiva generosità non deve creare confusione”.

Nel ricordare che il sistema dei soccorsi viene organizzato in stretta sinergia con le prefetture e il Dipartimento nazionale di Protezione civile, Riccardi ha chiesto alle amministrazioni locali di portare avanti esclusivamente iniziative di solidarietà che gli enti locali sono in grado di governare dall’inizio alla fine.

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“La generosità non può diventare un problema – ha sottolineato il vicegovernatore -. È fondamentale in questa fase concentrarsi solo su iniziative che possano dare risposta alle effettive esigenze e necessità. Allo stesso tempo per le donazioni di carattere economico è preferibile utilizzare la campagna di solidarietà già attivata dalla Croce rossa italiana, dall’Unicef e da Unhcr”.

“Per quanto riguarda l’accoglienza dei profughi, che è gestita direttamente dal Ministero degli Interni, oggi stesso saremo impegnati in una serie di approfondimenti con i prefetti del Friuli Venezia Giulia e con il Dipartimento nazionale di Protezione civile. È sul tavolo anche l’ipotesi – ha aggiunto Riccardi – che gli uomini della nostra Protezione civile possano partire a breve per allestire un campo in Polonia per ospitare 250 sfollati”.

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“È molto probabile inoltre che la sede di Palmanova della Protezione civile possa diventare il centro di smistamento per i dispositivi sanitari e i farmaci raccolti in tutta Italia. Materiali che – ha precisato – vanno accumulati sulla base delle effettive richieste provenienti dai territori di guerra”.

Il vicegovernatore nel suo intervento ha affrontato anche il tema della sicurezza sanitaria legata all’emergenza Ucraina. “Dobbiamo valutare la disponibilità di posti nelle nostre strutture ospedaliere. Lo smistamento delle domande è gestito a livello nazionale dalla Centrale remota operazioni soccorso sanitario (Cross), già attivata dal Dipartimento della Protezione civile per affrontare la pandemia”.

“I posti letto richiesti – ha spiegato Riccardi – riguardano la pediatria, l’oncologia, la neonatologia, la chirurgia e la cura delle persone ustionate. A tal proposito abbiamo già dato disponibilità di posti letto per la pediatria al Burlo e per l’oncologia al Cro di Aviano”.

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“Siamo inoltre molto preoccupati per l’impatto che l’accoglienza dei profughi dall’Ucraina possa avere sulla diffusione del Covid-19 – ha rimarcato in conclusione l’esponente della Giunta -. Sulle vaccinazioni di queste popolazioni al momento non sappiamo nulla e la nostra speranza è quella di non dover affrontare un nuovo rigurgito della pandemia”.

foto Regione FVG