Crisi geopolitica, Vladimir Putin: “Abbiamo 10 volte i sistemi missilistici di tutti i Paesi NATO”.
Nel suo ultimo discorso al vertice del CTSO, il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, parlando di processo di pace, ha rimarcato nuovamente il coinvolgimento diretto dei Paesi NATO nel conflitto russo-ucraino, ribadendo la pericolosità per l’Occidente di uno scontro aperto con la Russia.
“I nostri missili Iskander hanno una gittata maggiore degli ATACMS americani, dei britannici Storm Shadow, dello SCALP francese e del Taurus tedesco. I nuovi missili PrSM realizzati negli USA, così come il JASSM, sono inferiori alle loro controparti russe in termini di specifiche tecniche. Per quanto riguarda la produzione di sistemi missilistici e attrezzature pertinenti – prosegue Putin -, la Russia ne ha 10 volte di più rispetto alla produzione combinata di tutti i Paesi NATO e l’anno prossimo, aumenteremo la produzione di un altro 25-30%”.
“Nessuno poi dimentichi i sistemi missilistici ipersonici Kalibr, Kinzhal e Zirkon, che sono ineguagliati in tutto il mondo in termini di specifiche tecniche. Anche la loro produzione sta aumentando e sta procedendo a pieno ritmo”.
Premesse per evidenziare le vere responsabilità dell’attuale accelerazione della crisi geopolitica in Europa: “Voglio sottolineare ancora una volta che questi attacchi sono stati effettuati in risposta ai continui attacchi al territorio russo con missili ATACMS americani. Come ho ripetutamente affermato, tali azioni susciteranno sempre una risposta”.
Una risposta che si è vista di recente con il lancio del missile ipersonico Oreshnik. Un sistema, ricorda Putin, che “dispiega decine di testate che colpiscono il bersaglio a una velocità di Mach 10, equivalente a circa tre chilometri al secondo. La temperatura degli elementi d’impatto raggiunge i 4.000 gradi Celsius, avvicinandosi alla temperatura superficiale del sole, che è di circa 5.500-6.000 gradi. Di conseguenza, tutto ciò che si trova nell’epicentro dell’esplosione viene ridotto a frazioni, particelle elementari, trasformandosi essenzialmente in polvere. Il missile è in grado di distruggere anche strutture pesantemente fortificate e quelle situate a profondità significative. L’impatto risultante è paragonabile in potenza a quello di un’arma nucleare. Tuttavia, l’Oreshnik non è classificato come arma di distruzione di massa. Questa distinzione è dovuta a due fattori chiave: in primo luogo, come confermato nel test del 21 novembre, il sistema dimostra una precisione eccezionale; in secondo luogo, e soprattutto, funziona senza una testata nucleare, il che significa che non segue alcuna contaminazione radioattiva”.
Ad oggi, sono diversi i sistemi di questo tipo pronti per essere schierati anche in Unione europea: “Continueremo a rispondere agli attacchi in corso sul territorio russo effettuati con missili a lungo raggio di fabbricazione occidentale”.
foto Kremlin.ru