Crisi agricola e importazioni dall’Ucraina, Androuet: “Distorsione concorrenza”.

Nelle ultime settimane, ha ricordato recentemente l’eurodeputata di ID, Mathilde Androuët, “abbiamo assistito a grandi proteste da parte degli agricoltori europei verso le politiche europee che stanno danneggiando la loro sussistenza e produttività”. 

Politiche, secondo l’eurodeputata, che includono l’eliminazione delle restrizioni sulle importazioni di cereali ucraini nell’UE e l’eliminazione dei dazi doganali sui prodotti ucraini, distorcendo ulteriormente la concorrenza con gli agricoltori dell’UE, senza contare il rischio di problemi di sicurezza alimentare, dato il tema della tracciabilità dei prodotti in transito – chiosa Androuët -. Nonostante ciò, il 23 gennaio 2024, David Clarinval, vice primo ministro del Belgio, che attualmente detiene la presidenza dell’UE, ha ribadito il suo impegno a favore di misure volte a liberalizzare il commercio agricolo con l’Ucraina.

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Questioni già sollevate da numerosi esponenti del Parlamento europeo, come ricordano le interrogazioni degli eurodeputati Tomáš Zdechovský e Manuel Pineda.

Intervenendo sulle misure della Commissione atte a bilanciare gli interessi degli Stati membri preservando al tempo stesso la produttività agricola e l’equità economica il commissario Janusz Wojciechowski ha evidenziato che “il commercio bilaterale di merci tra l’UE e l’Ucraina è regolato da trattati internazionali. “Dal 4 giugno 2022 l’UE ha liberalizzato completamente tutte le importazioni dall’Ucraina ai sensi dell’accordo sulle misure commerciali autonome“. Interventi mirati a “equilibrare i flussi commerciali dall’Ucraina verso l’Ue e il resto del mondo”.

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