Criptovalute, Da Re: “Difendere i cittadini europei”
Il crescente interesse del pubblico e degli imprenditori europei per l’utilizzo delle criptovalute ha posto in essere alcune sfide che l’Unione europea sta affrontando attraverso le nuove norme antiriciclaggio. Per sua natura, il circuito delle valute virtuali è di difficile tracciabilità e richiede valutazioni scrupolose da parte delle autorità competenti.
Alla luce di questo quadro l’eurodeputato del Gruppo Identità e Democrazia, Gianantonio Da Re, ha chiesto alla Commissione europea, quali azioni e programmi saranno adottati per la protezione dei cittadini dell’UE.
Recentemente il Vicepresidente esecutivo, Valdis Dombrovskis, ha risposto a nome della Commissione europea: “La protezione dei consumatori e degli investitori è sempre stata una delle priorità dell’agenda della Commissione europea. Il 5 dicembre 2019 il Consiglio e la Commissione si sono impegnati in una dichiarazione comune a “porre in essere un quadro che sfrutterà il potenziale che le cripto-attività potrebbero offrire”, riconoscendo al contempo i potenziali rischi delle cripto-attività”.
In tale contesto, il 19 dicembre 2019 i servizi della Commissione hanno avviato una consultazione pubblica per sondare il parere dei portatori di interessi sulla necessità di un quadro dell’UE per le criptovalute attualmente non contemplate dalla legislazione dell’UE in materia di servizi finanziari.
“In questa fase – ha proseguito Dombrovskis-, e sulla base dei pareri sulle cripto-attività trasmessi dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) e dall’Autorità bancaria europea (ABE) nel gennaio 2019, i servizi della Commissione hanno constatato che le cripto-attività possono presentare rischi per la tutela dei consumatori e l’integrità del mercato, con un potenziale impatto sulla fiducia nel mercato. La consultazione pubblica mira anche a raccogliere le opinioni dei portatori di interessi sulla necessità che le autorità di vigilanza identifichino formalmente le parti coinvolte nelle operazioni in cripto-attività”.
Sulla base delle risposte pervenute, la Commissione valuterà la possibilità di proporre misure volte ad affrontare tali sfide: “I prestatori di servizi di portafoglio digitale per le “valute virtuali” e i servizi di cambio da valute legali a “valute virtuali” sono già inclusi nell’ambito di applicazione della quinta direttiva antiriciclaggio” per il Vicepresidente esecutivo della Commissione von der Leyen.