Crimini in Ucraina, von der Leyen: “Nemmeno i bambini vengono risparmiati”.
Come annunciato negli ultimi mesi, si va verso l’istituzione del Centro internazionale per il perseguimento dei crimini di aggressione contro l’Ucraina. A confermarlo la modifica dell’accordo Eurojust che sarà firmato in Ucraina questo fine settimana
In seguito alle atrocità di Bucha dello scorso aprile 2022, la presidente von der Leyen aveva incaricato il commissario per la Giustizia, Didier Reynders , di seguire e sostenere il coordinamento degli sforzi dell’UE per indagare sui crimini di guerra e contro l’umanità commessi in Ucraina.
Molto lavoro è in corso in questo senso. È stata istituita una squadra investigativa comune con il sostegno di Eurojust per raccogliere prove e indagare sui principali crimini internazionali commessi in Ucraina. Squadra composta dalla Corte penale internazionale, dall’Ucraina, Lituania, Polonia, Estonia, Lettonia, Slovacchia e Romania.
Recentemente, ricordano dalla Commissione, il regolamento Eurojust è stato modificato per dare all’Agenzia la possibilità di conservare, archiviare e analizzare in modo sicuro le prove sui principali crimini internazionali. La banca dati giudiziari è stata lanciata nel febbraio 2023.
La Corte penale internazionale (CPI) è competente a perseguire i crimini internazionali più gravi come il genocidio, i crimini contro l’umanità ei crimini di guerra. È anche competente a perseguire il reato di aggressione, ma solo in relazione a quei Paesi che hanno accettato la sua giurisdizione. Dato che la Russia non accetta la giurisdizione della CPI, e quindi la CPI non può esercitare questa competenza nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina, nel novembre 2022 la Commissione europea ha presentato diverse opzioni agli Stati membri per assicurarsi che i responsabili russi siano ritenuti responsabili delle atrocità commesse in Ucraina, anche attraverso l’istituzione di un tribunale dedicato sostenuto dalle Nazioni Unite e dalla comunità internazionale, per perseguire efficacemente il crimine di aggressione. L’ICPA è un primo passo in questo processo per preservare le prove e preparare l’accusa per futuri processi, siano essi nazionali o internazionali.
“Quasi un anno fa il mondo ha scoperto gli orrori di Bucha – ha dichiarato oggi la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen -. Ero lì di persona e ho assistito alle atrocità commesse dalle forze russe. Torture, maltrattamenti, violenze sessuali ed esecuzioni sommarie sono note per essere state commesse dalle forze russe. Nemmeno i bambini vengono risparmiati. La Russia – prosegue – deve essere ritenuta responsabile di questi orribili crimini e dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per consegnare i colpevoli alla giustizia”.
foto Christophe Licoppe, European Union, 2022 Copyright Source: EC – Audiovisual Service