‘Crazy for football’. La nazionale di calcio a 5 per la salute mentale seleziona nuovi talenti.
Il sogno di tutti i bambini che amano il calcio è indossare un giorno la maglia della Nazionale del proprio Paese e giocare il campionato del mondo. Per qualche ora lo hanno accarezzato oggi i ragazzi dei servizi di Salute mentale della Regione Lazio, che hanno preso parte alle selezioni ufficiali per entrare nella rosa della Nazionale ‘Crazy for football’.
Sul campo del circolo sportivo capitolino ‘Il Faro’, in via Arcangelo Ilvento, si sono presentati in 16 per dare un calcio al pallone e uno allo stigma. L’iniziativa, organizzata da ECOS con il supporto della Regione Lazio, ha l’obiettivo di promuovere il diritto allo sport delle persone con problemi di salute mentale.
“Si tratta di favorire l’attività fisica strutturata nei centri di salute mentale- ha dichiarato Santo Rullo, medico psichiatra, ideatore del progetto ‘Crazy For Football’- e di combattere lo stigma, che spesso è il peggior nemico di questi ragazzi portandoli a nascondersi e a non avere le cure adeguate”.
I ragazzi che hanno risposto alla convocazione si chiamano Ivan, Michele, Luca e Stefano solo per citarne alcuni. Vengono non solo da Roma ma da altre città del Lazio. L’uno diverso dall’altro ma uniti dall’amore per lo sport e dal desiderio di far parte del gruppo azzurro di calcio a 5. Emozionati nel momento in cui hanno ricevuto la maglia d’allenamento di questa giornata memorabile, una volta scesi sul terreno di gioco si sono dedicati completamente ad esercizi, corse, scatti, sotto la supervisione di due tecnici federali: il preparatore dei portieri, Riccardo Budoni, per lui anche un passato in serie A, ed il Commissario Tecnico, Enrico Zanchini.
Il ct si è detto estremamente soddisfatto di quanto visto in campo ma non sorpreso: “Sono già un paio di anni che i servizi di salute mentale fanno una preselezione di alto livello. Ce ne sono tre, quattro veramente interessanti ma tutti sono forti, tutti sanno giocare a calcio e tutti hanno tanta grinta e voglia di fare bene. Fare sport significa giocare, divertirsi, acquisire nuovamente una motivazione per alzarsi dal letto la mattina, per riuscire a vivere in maniera piena una vita che altrimenti sarebbe magari a metà”.
Il prossimo appuntamento, confermano gli organizzatori, sarà a Bari il 6 novembre per le selezioni ufficiali della Regione Puglia, organizzate in collaborazione con la Fondazione Carlo Valente Onlus, mentre il 13 dicembre è in programma il primo raduno ufficiale post Covid, arricchito dai nuovi innesti della ‘campagna acquisti’ in corso. Sono inoltre previste altre tappe in diverse regioni del nord Italia, poi in Sardegna e, probabilmente, in Sicilia. Il tutto per andare a conquistare nuovamente la Dream World Cup.