Coronavirus: La Commissione incrementa il finanziamento destinato alla ricerca con 120 milioni di euro.

Nell’ambito di Orizzonte Europa, il più grande programma europeo di ricerca e innovazione (2021-2027), la Commissione europea ha selezionato 11 nuovi progetti per un valore di 120 milioni di euro per sostenere la ricerca sul coronavirus e le sue varianti. Un finanziamento che rientra fra le azioni di ricerca e innovazione intraprese per combattere il coronavirus, in linea con il nuovo piano europeo di preparazione alla difesa biologica denominato HERA Incubator.

Agli 11 progetti selezionati partecipano, in particolare, 312 équipe di ricerca di 40 paesi, di cui 38 provenienti da 23 Paesi al di fuori dell’UE.

Per Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani: “L’Unione europea è intervenuta risolutamente per contrastare la crisi Covid-19. Oggi stiamo intensificando le attività di ricerca per affrontare le sfide e le minacce che le varianti del coronavirus rappresentano. Sostenendo questi nuovi progetti di ricerca e rafforzando e aprendo le infrastrutture di ricerca pertinenti, continuiamo a lottare contro questa pandemia e a prepararci alle minacce future”.

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La maggior parte dei progetti, ricordano dalla Commissione, si incentrerà su sperimentazioni cliniche per nuovi trattamenti e vaccini e sullo sviluppo di coorti e reti Covid-19 su vasta scala al di là delle frontiere dell’Europa, istituendo collegamenti con le iniziative europee. Altri progetti rafforzeranno e amplieranno l’accesso alle infrastrutture di ricerca che forniscono servizi o sono necessarie per condividere dati, competenze e risorse di ricerca tra i ricercatori, al fine di consentire ricerche sul coronavirus e le sue varianti. Le infrastrutture in questione includono quelle già attive, come la piattaforma europea di dati sulla Covid-19, e le pertinenti infrastrutture europee di ricerca sulle scienze della vita.

I consorzi selezionati collaboreranno con altri progetti e iniziative pertinenti a livello nazionale, regionale e internazionale per ottimizzare le sinergie e la complementarità ed evitare la duplicazione delle attività di ricerca. Contribuiranno alla costituzione dell’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA), che permetterà all’UE di anticipare e affrontare meglio le pandemie future.

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