Coronavirus ‘Fase 2’. Paolo Capone, UGL: “Le imprese sono in attesa della liquidità”.

Si rialzano timidamente le serrande del Paese, ma le piccole e grandi incertezze alla base della cosiddetta ‘Fase 2’ sembrano ancora non trovare risposta per gli imprenditori e gli addetti italiani, come rimarcato da Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla riapertura delle attività produttive in Italia.

“È iniziata la ‘fase 2’ e le imprese sono ancora in attesa della liquidità. Inoltre, da alcune bozze del decreto ‘aprile’ sembra ci sia poca attenzione alle loro esigenze, poiché a luglio queste dovranno versare il saldo delle tasse 2019 e l’anticipo del 100 per cento delle tasse del 2020, calcolate sui redditi dell’anno precedente. Si tratta, quindi, di un’ingiustizia perché il fatturato, a causa del lockdown, nei primi mesi dell’anno è calato e, in alcuni casi, è stato anche pari a zero”.

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“Inoltre, al ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali non hanno fatto seguito, tuttavia, le risorse per la cassa integrazione da destinare ai lavoratori. In tal senso, il quadro per l’Italia è tragico, in quanto le categorie più precarie e fragili non sono tutelate dallo Stato. Dobbiamo quindi pensare a riattivare il mercato del lavoro erogando maggiore liquidità alle imprese al fine di prevenire una emergenza sociale ancora più grave”. 

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