Coronavirus, 16,7 mln per i Pronto Soccorso in Sardegna.

La Giunta regionale ha approvato la rimodulazione degli investimenti previsti nel Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid-19 con un incremento di circa 13,5 milioni di euro, rispetto alla precedente dotazione finanziaria di 3,2 milioni.

La rimodulazione degli interventi, secondo i nuovi fabbisogni indicati dalle Assl, riguarderanno, in sintesi, gli ospedali: Giovanni Paolo II di Olbia (2,3 milioni di euro); Paolo Dettori, Tempio Pausania (1,6 milioni); Civile di Alghero (2 milioni); A. Segni, Ozieri (2,4 milioni); San Camillo, Sorgono (223 mila euro); Paolo Merlo, La Maddalena (398 mila); Marino, Cagliari (868 mila); Cto, Iglesias (245 mila); San Marcellino, Muravera (687 mila); Nostra Signora di Bonaria, San Gavino Monreale (4,6 milioni); Nostra Signora della Mercede, Lanusei (925 mila); A. G. Mastino, Bosa (516 mila).

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“Abbiamo moltiplicato le risorse disponibili per la realizzazione di importanti interventi nei pronto soccorso, includendo anche presidi ospedalieri precedentemente non inseriti nel Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid e per i quali i fondi stanziati dal ‘decreto Rilancio’ non sarebbero stati sufficienti”, dichiara il Presidente della Regione, Christian Solinas.

“L’investimento approvato – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – consentirà ulteriori adeguamenti dei pronto soccorso anche attraverso l’ampliamento degli spazi e, in alcuni casi, la realizzazione di nuovi volumi e la predisposizione di aree specifiche come zone dedicate alla gestione dei casi sospetti in attesa del risultato del tampone, aree di isolamento, ma anche semplicemente la dotazione di nuovi macchinari e strumentazione”.

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