Corea del Nord, Borrell: “Condanniamo i trasferimenti di armi alla Russia”.
Se USA e Ue possono mandare miliardi di euro in armamenti e sostenere lo sforzo bellico della “guerra per interposta persona” portata avanti da oltre 30 mesi da uno dei Paesi con il più alto tasso di corruzione al Mondo, l’Ucraina, gli avversari degli “Stati canaglia” sono da condannare per la stessa condotta.
A ricordare l’equilibrio e il doppio standard dei “Paesi democratici”, ci ha pensato ieri l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, stigmatizzando “i continui trasferimenti illegali di armi da parte della Repubblica Democratica di Corea alla Federazione Russa, nonché lo spiegamento delle forze speciali della DPRK in Russia”.
Elementi che, sempre per i doppi standard dell’Ue, costituiscono “una grave violazione del diritto internazionale, compresi i principi più fondamentali della Carta delle Nazioni Unite”. Inviare, miliardi di armi e sostenere i pacchetti di assistenza macrofinanziaria, portando una nazione a indebitarsi per le prossime generazioni, senza contare l’accaparramento di pezzi di Paese da parte “degli alleati” nel corso della ricostruzione post-bellica, costituisce, invece, un manifesto di aderenza al diritto internazionale.
Insomma, l’Ue prova a fare la voce grossa contro i “nemici della democrazia” che, con molta probabilità, saranno oggetto di nuove sanzioni europee, vista la “flagrante violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”. Su Israele, giusto per citare un esempio di “partner democratico di USA e Ue” particolarmente incline a disinteressarsi delle risoluzioni della Comunità Internazionale, però tale metro di giudizio non è applicato. Questioni di doppi standard.
Alto rappresentante, forse dimenticandosi dei miliardi di armi inviati al Governo di Kiev e delle tante dichiarazioni pro guerra dei vertici Ue (come non ricordare la vincitrice del premio per la pace, Roberta Metsola, che solo qualche mese fa aveva chiesto l’invio di “più carri armati a Kiev), ha espresso apprensione a nome dell’Ue per le armi nordcoreane inviate in Russia: “Siamo profondamente preoccupati per la possibilità di qualsiasi trasferimento di tecnologia nucleare o relativa ai missili balistici alla DPRK, che metterebbe a repentaglio gli sforzi internazionali di non proliferazione e minaccerebbe la pace e la stabilità nella penisola coreana e in tutto il mondo”.
Telefonato, infine, l’invito di Borrell al leader nordcoreano, Kim Jong-un, affinchè si richiamino le truppe: “Invitiamo con forza la RPDC e la Russia a cessare immediatamente la cooperazione militare illecita e a ritirare le truppe della RPDC dalla Russia”.
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