Contro la ‘mala movida’ scende in campo “Io sono stupefacente”.

Sensibilizzare i giovani su quali possano essere i rischi legati all’uso di alcol e altre sostanze. Questo l’obiettivo del progetto “Io sono stupefacente” promosso dalla Fipe Confcommercio Sud Sardegna – in collaborazione con una fitta rete locale* – e presentato questa mattina nella sala del Consiglio comunale di Cagliari.

Un’iniziativa nata per contrastare i crescenti fenomeni della cosiddetta ‘mala movida’, sempre più frequenti in tutte le principali città italiane: “Attraverso questo progetto – spiega il presidente di Fipe Confcommercio Sud Sardegna Emanuele Frongia – vogliamo risolvere il problema in modo coeso, promuovendo messaggi tra i più giovani e contrastare una questione importante legata al decoro e alla vivibilità della nostra città. Il progetto – prosegue – è nato l’anno scorso ma ha subito uno stop determinato dall’arrivo della pandemia. Oggi più che mai c’è l’esigenza di far scendere in campo i professionisti del settore per avvicinarsi ai giovani, il segmento che ha subito più pesantemente gli effetti del lockdown. Baccano, risse e comportamenti certamente non civili, si stanno ripetendo sempre più spesso nel centro storico e non solo, e spesso sono determinati da uno stress psicologico enfatizzato dall’abuso di alcol e sostanze stupefacenti”.

Io sono stupefacente
Io sono stupefacente, la conferenza stampa

Parere condiviso dal primo cittadino Paolo Truzzu, per il quale serve la responsabilità da parte di tutti: “Ho chiesto l’intervento delle Forze dell’ordine per creare quelle condizioni di sicurezza fondamentali per la civile convivenza nella nostra comunità locale. Questo non è un problema che si può risolvere con uno schiocco di dita ma solo con la collaborazione di tutti gli attori locali. Ai nostri ragazzi/e – conclude – voglio ricordare che non c’è niente di più stupefacente di essere se stessi”.

Concorde col sindaco Truzzu anche l’assessora alle Politiche Giovanili, Rita Dedola, che ha definito il progetto come una “bellissima sincronizzazione tra pubblico e privato, nonché un investimento sui nostri giovani”.

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Una conferenza che segna, di fatto, il kick-off del progetto, nato con l’obiettivo di portare avanti “politiche di conoscenza, di informazione e di consapevolezza”, come ricordato dal presidente Confcommercio Sud Sardegna, Alberto Bertolotti: “Si andrà avanti per tutta l’estate con una campagna di comunicazione che coinvolgerà soprattutto i nostri operatori e in una brochure che verrà divulgata tra i ragazzi verranno spiegati quali sono i danni diretti ed indiretti alla salute collegati all’abuso di alcol e all’utilizzo di sostanze stupefacenti. Come Confcommercio siamo molto attenti verso l’assunzione di responsabilità da parte dei nostri associati. Lo ribadisco – conclude -, la mala movida si combatte non soltanto con i controlli ma anche con la cultura delle persone”.

Io sono stupefacente
Io sono stupefacente

Successivamente, sono intervenuti Marco Rossi, presidente del Comitato Quartiere Stampace, e Graziella Boi, direttrice del centro per il Trattamento dei Disturbi Psichiatrici Correlati ad Alcol e Gioco d’Azzardo, concordi sull’esigenza di dare un segnale importante per il rispetto della città e per il contrasto all’utilizzo delle sostanze da abuso tra i giovani.

“Io sono stupefacente”, ricordano gli organizzatori, cercherà di avvalersi di testimonial vicini ai giovani come cantanti, rappers e personaggi del mondo dello sport e. grazie al supporto dei partner, partirà anche una formazione per tutti gli operatori più vicini ai giovani (camerieri, barman, cassieri). Percorso che prevede anche la firma di un codice etico.

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* Comune di Cagliari, Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze Zona Sud ATS Sardegna, Comitato Croce Rossa Cagliari, Comitato di Quartiere Stampace, Publikendi.