Continuità territoriale: le “prove di dissenso” della minoranza (ieri al Governo della Regione).
Le idee migliori ai partiti vengono quando si è alla minoranza. Una conclusione dovuta leggendo l’ultima uscita “di ciò che resta della Lega Salvini nell’Isola”, sulle gare per la continuità territoriale da e per Alghero andate ieri deserte.
“Una situazione davvero grave” ha dichiarato in una nota l’ex presidente del Consiglio regionale, Michele Pais. Coordinatore regionale della Lega che ha suggerito nell’occasione l’esigenza di “puntare a fare un’unica gara regionale che riguardi i tre aeroporti e non tante gare quante sono le tratte. È l’unica soluzione che garantirebbe la certezza del servizio nei tre scali. Ora però la Giunta corra ai ripari per garantire la continuità da Alghero”.
Ma, allora, come mai non è stata proposta e approvata una iniziativa simile nel corso della “sfigatissima” XVI Legislatura? Perché non è emersa alcuna alzata di ingegno sul tema della continuità territoriale all’interno della precedente maggioranza di governo? Non è dato saperlo se non che è tutta colpa, come spesso capita, dell’inadeguatezza “delle regole europee per garantire la continuità territoriale della Sardegna”.
Ragionando, però, in termini di inidoneità le cause dovrebbero forse essere più ascrivibili a chi ha ricoperto incarichi di responsabilità nel precedente mandato. Indimenticabile, tra le tante milestones giusto per capire il tenore dei “grandi della precedente maggioranza”, la famosa (e ormai dimenticata) “finta rissa” in Consiglio regionale. Evento, sicuramente lontano dalle regole europee e dal decoro delle istituzioni.
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