Continuano le inaugurazioni (e il ‘fumo negli occhi’) della Giunta Solinas.

Un crescendo d’ansia da prestazione pervade la maggioranza al Governo della Sardegna. Con l’approssimarsi delle elezioni, infatti, dopo circa 5 anni di inerzia espressa magistralmente su tutti i fronti dello scibile umano (eccezione fatta per i tanti emendamenti puntuali registrati ad ogni legge finanziaria e assestamento di bilancio), la Giunta Solinas ha deciso di mettere il piede nell’acceleratore, confermandosi, grazie ad una sempre più acritica comunicazione istituzionale (che deve pur portare a casa lo stipendio) più tagliatrice di nastri che risolutrice di problemi (ma questo già si sapeva…).

Dopo gli annunci “oltre la disinformazione” e “pro scetticismo europeo” circa la diminuzione dei Neet nell’Isola, addirittura corredati del commento positivo dalla rappresentante della Commissione Europea, Adelina Dos Reis circa l’operato della Regione Sardegna (ricordiamolo, incapace di portare a compimento pochi e sporadici interventi per i/le giovani sardi/e), la Giunta Solinas prosegue nella via dell’autocelebrazione inaugurando i nuovi uffici di prossimità, arrivati a quota 21 nell’Isola che, secondo la narrazione dell’Esecutivo regionale, permetterà di rendere i servizi della Giustizia più vicini ai cittadini/e sardi/e, senza necessità di recarsi presso il Tribunale competente. 

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Insomma, un autentico lancio di fumo negli occhi circa la modalità di erogazione dei servizi pubblici o, anche, l’ennesima istituzione, restando in tema, fumosa a sostegno dei cittadini/e sardi/e, come ricordato anche dal parere qualificato dell’Associazione Nazionale Forense.

“L’ufficio di prossimità non è giustizia, è solo la delocalizzazione di un servizio – ha dichiarato il segretario generale dell’ANF, Giampaolo Di Marco -. Nell’ufficio non si emettono sentenze, ma solo certificati e poco altro. La giustizia di prossimità è il giudice vicino al cittadino. L’efficienza nella giustizia- aggiunge Di Marco- si raggiunge garantendo sempre una giustizia territoriale che è segno della presenza dello Stato sul territorio, oltre ad essere un servizio irrinunciabile per i cittadini”.

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La giustizia, insiste il segretario, “è un servizio essenziale, che deve essere garantito in prossimità, ma con la consapevolezza della sua delicatezza e importanza. Ecco perché occorre assicurare la giurisdizione nel luogo deputato, il tribunale”. La strada per Di Marco è una sola: “Si rimetta mano alla geografia giudiziaria, correggendo l’errore fatto in passato di chiudere i tribunali senza alcun criterio che abbia il cittadino al centro”.

Argomentazioni troppo lontane per l’impermeabile, quanto autocelebrativa, corazzata della Giunta Solinas: “Promuovere il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e agevolare lo sviluppo dei territori è uno degli obiettivi a cui questa Giunta nel corso della Legislatura ha dato risposta”, ha dichiarato a mezzo ‘velina’ il Presidente della Regione, Christian Solinas, per il quale “oggi i territori sardi si arricchiscono di nuovi servizi”.

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Anche se fosse vero, restiamo sempre in ritardo. In 5 anni si poteva fare molto, ma molto di più.

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