Continua il lancio di stracci a sinistra, Soru: “Alessandra Todde continua a mentire”.

Senza motivo apparente (e dato il sempre più ovvio esito elettorale il prossimo 25 febbraio), proseguono senza sosta le (ormai) quotidiane schermaglie tra le due coalizioni di centrosinistra. Ad agitare le acque della polemica oggi è stato il leader della Coalizione sarda, Renato Soru, entrato a gamba tesa contro la candidata del Campo largo, Alessandra Todde, tacciata di falsità sulla cosiddetta invasione dei ‘barbari dell’olico’ nell’Isola: “Alessandra Todde continua a mentire. L’ha fatto negando il suo ruolo nell’assalto eolico alla Sardegna, lo fa ancora e pure oggi alla radio con la bugia stantia del voto utile, cercando di nascondere il progressivo crollo di consensi suo e della sua coalizione”.

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Attacco che continua sulla presunta formula per ‘battere le destre’, che, probabilmente e guardando al tenore della campagna fin qui condotta, non si combattono con la divisione. Questioni di numeri, prima ancora che di idee, come conferma anche l’attuale legge elettorale: “Le destre – prosegue Soru – non si battono chiedendo agli elettori di inghiottire imposizioni esterne, intrighi e spartizioni spudorate, si”sconfiggono con idee e progetti alternativi. E Todde e i suoi non ne hanno. Distraggono gli elettori con i siparietti di Giuseppe Conte, il trasformista per eccellenza. Ieri con Salvini a speronare le navi dei più poveri in cerca di salvezza nel Mediterraneo, oggi finto leader della sinistra, domani chissà”.

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Nota polemica che si chiude con un altro giudizio di merito verso ‘l’avversaria alla corsa per Villa Devoto’: “Todde è la prestanome delle vecchie facce che hanno governato e sgovernato la Sardegna negli ultimi 15 anni, quelle degli accordi sottobanco e delle mancette clientelari. È una donna usata da una classe politica di uomini per fingere novità e cambiamento inesistenti. È la viceré inviata da Roma a mantenere mansueta e asservita la Sardegna. È quella pronta a tutto, anche a scomodare una defunta che non può risponderle pur di giustificare le sue strumentalizzazioni. È diventato chiaro ogni giorno di più, Todde e i suoi spin doctor romani hanno fatto male i conti”.

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