Consiglio, Siria: sanzioni prorogate di un anno
Il Consiglio d’Europa ha prorogato le misure restrittive dell’UE contro il regime siriano per un altro anno, fino al 1° giugno 2021. In linea con la strategia dell’UE sulla Siria, l’UE ha deciso di mantenere le sue misure restrittive nei confronti del regime siriano e dei suoi sostenitori, come risposta alla repressione della popolazione.
Un atto dovuto secondo l’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell: “Il popolo siriano ha attinto a straordinarie riserve di resilienza nel corso del conflitto. Le sanzioni dell’UE riguardano i responsabili delle loro sofferenze, i membri del regime siriano, i loro sostenitori e imprenditori che lo finanziano e beneficiano dell’economia di guerra. L’UE è determinata a continuare a sostenere il popolo siriano e utilizzerà tutti gli strumenti a sua disposizione per cercare una soluzione politica al conflitto a beneficio di tutti i siriani”.
Il Consiglio ha, inoltre, rimosso dall’elenco dei soggetti sanzionabili, due persone e una società per aver interrotto la condotta sanzionabile, nonché due persone decedute. L’elenco stilato dal Consiglio include ora 273 persone, colpite sia da un provvedimento di congelamento delle attività che da un divieto di viaggio in UE e 70 entità pubbliche e private.
Le sanzioni contro la Siria sono state introdotte nel 2011, in risposta alla violenta repressione da parte del regime siriano versa la sua popolazione civile, con l’obiettivo di colpire aziende e uomini d’affari che beneficiano dei loro legami con il regime e l’economia di guerra. Le misure restrittive comprendono anche il divieto di importazione di petrolio, le restrizioni su determinati investimenti, il congelamento delle attività della banca centrale siriana detenute nell’UE e le restrizioni all’esportazione di attrezzature e tecnologie che potrebbero essere utilizzate per la repressione interna, nonché su apparecchiature e tecnologie per il monitoraggio o l’intercettazione di comunicazioni via Internet o telefoniche.
Restano escluse dal novero delle sanzioni le attività legate all’esportazione di prodotti alimentari, medicinali o attrezzature mediche.
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