Consiglio regionale, PD: “Contributo a fondo perduto per le imprese sarde”.
I consiglieri regionali del Partito Democratico hanno depositato una proposta di legge con richiesta di discussione immediata, per introdurre un contributo a fondo perduto per le micro e piccole aziende sarde, ovvero circa il 99% delle imprese attive nell’Isola.
Un intervento che prevede l’impiego di 200 milioni di euro provenienti dalla rimodulazione dei fondi POR-FESR della programmazione 2014-2020, non ancora spesi, e che rimanda gli eventuali impegni già assunti, alla nuova programmazione POR-FESR 2021-2027.
Il contributo a fondo perduto, oggetto della proposta, metterebbe a disposizione una somma di 2000 euro a impresa con l’aggiunta di 1000 euro per ogni addetto sino all’ammontare massimo di 10000 euro (in base al numero di impiegati registrati nel corso del 2019).
Si deve agire tempestivamente e in maniera decisa per il gruppo consiliare del Partito Democratico in Consiglio regionale: “Se non si interviene nelle prossime, il rischio è che moltissime imprese non riusciranno neppure a tentare di accedere agli strumenti di garanzia finanziaria che, a tutti i livelli, si stanno istituendo. Saranno fallite prima. Con lettera datata 20 marzo all’indirizzo del Presidente della Regione, abbiamo riproposto il tema, offrendo la disponibilità a discutere, urgentemente, sulle misure necessarie da adottare per sostenere il tessuto economico dell’isola”.
“Comprendiamo la complessità del momento e del problema – continuano i rappresentanti del gruppo PD – ma a quasi un mese e mezzo dalla data di approvazione dell’ordine del giorno approvato, non ci sono più le condizioni per attendere eventuali e ulteriori rinvii. O proviamo, nelle prossime ore, a costruire una soluzione, oppure sarà la fine per tante imprese sarde. Per questo chiediamo l’iscrizione immediata all’ordine del giorno del Consiglio della nostra proposta di legge”.
Fondamentale, quindi, agire subito, come rimarcato anche da un recente studio della The European House – Ambrosetti, che ha segnalato la drammaticità della situazione del mondo delle imprese, dichiarando che in assenza di un appropriato supporto potrebbero presentarsi, a breve, tra i 120 e i 180 mila fallimenti di PMI.
“Se non si salverà il tessuto imprenditoriale le conseguenze saranno altrettanto drammatiche sul bilancio della nostra Regione. Il contributo a fondo perduto costituisce, un po’, la terapia intensiva per le imprese sarde, per le quali, gli strumenti di garanzia finanziaria, offerti a tutti i livelli istituzionali, rischiano di non essere raggiungibili per tante imprese ormai allo stremo”, ha concluso il gruppo PD.