Consiglio regionale, il dibattito sempre più ‘stanchevole’ sulla continuità territoriale aerea. Centrosinistra: “Giunta inadeguata”, Centrodestra: “Muro contro muro con Governo e UE”.
Ogni occasione è buona per buttarla in polemica in Consiglio regionale, con le immancabili perdite di energie e, soprattutto, di tempo, tale da motivare sempre con maggiore convinzione le attuali percentuali di astensionismo alle urne. Non poteva essere altrimenti anche in occasione del day after dell’affidamento della procedura negoziale delle 6 rotte in regime di continuità territoriale aerea alla compagnia spagnola Volotea. Vettore low cost che fino al 15 maggio aumenterà la propria presenza sui cieli della Sardegna, dopo un bando snobbato dai principali player aerei invitati alla procedura, come ricordato in più occasioni nel corso del dibattito in Aula.
Seduta aperta dalla relazione sulla cronistoria degli ultimi anni di continuità territoriale dell’assessore dei Trasporti Giorgio Todde. Una storia poco appassionante, dovendo riassumere, che ha sempre visto la Sardegna penalizzata dallo scarso tenore delle interlocuzioni tra il Governo centrale e Bruxelles e, cosa più importante, dalle restrizioni imposte dalla Commissione UE: “La Regione, dopo l’annullamento del vecchio bando, si è trovata obbligata a revocare l’assegnazione delle rotte nel 2017 per non interrompere il servizio. Da allora abbiamo affrontato un iter molto complicato per la definizione di un nuovo regime. Noi abbiamo preso il testimone nel 2019 quando ad aprile Air Italy e Alitalia hanno accettato le rotte senza oneri di servizio. Da allora abbiamo avviato un’interlocuzione continua con Bruxelles, non è vero che non abbiamo fatto nulla”. Come nel caso dell’avvio, nel febbraio 2020, di uno studio preliminare di mercato: “Abbiamo incaricato un advisor di fama internazionale che ha inviato una nota articolata all’Unione Europea. Un rapporto basato sui dati storici del traffico passeggeri, un sondaggio rivolto ai consumatori su un campione di 1000 intervistati e un’analisi dell’impatto della pandemia sul sistema dei trasporti. Abbiamo poi consultato le compagnie aeree constatando uno scarso interesse da parte loro. Nel frattempo è intervenuta la cessazione di Alitalia che ha condizionato pesantemente la questione”.
Antefatti dai quali è partito Todde, rispedendo ai banchi dell’opposizione le accuse piovute addosso alla Giunta negli ultimi mesi: “Molto si è detto sulle responsabilità, l’assessorato ha fatto un lavoro enorme e con grande professionalità. Si è costantemente cercata una soluzione condivisa anche in ragione della possibile cessione di Alitalia. Non avendo accolto Bruxelles la proposta di una proroga, la Regione ha prospettato come alternativa una soluzione emergenziale. Il 30 agosto abbiamo ricevuto comunicazione della cessazione di Alitalia e la possibilità di seguire un iter d’emergenza. Il ministro delle Infrastrutture il 14 settembre scorso ha dato il via libera alla procedura emergenziale di 7 mesi. Ieri, infine, la conclusione della vicenda con l’assegnazione delle rotte a Volotea. Continuano ad apparire critiche infondate e notizie allarmistiche sull’assegnazione delle rotte a Volotea. Le condizioni previste per i residenti sono le stesse della vecchia continuità – previste dal DM 61 del 2013 – con l’aggiunta di due novità: un aumento della riserva dei posti per i residenti, sconti del 30% per i bambini fino a 11 anni e l’applicazione della stessa tariffa per i non residenti in viaggio di lavoro in Sardegna. Quanto alla vendita dei biglietti da oggi si può prenotare. Sarà nostra cura vigilare per la corretta esecuzione del servizio. Ci sarà un monitoraggio costante”.
Il presidente del Consiglio ha quindi aperto il dibattito dando la parola al primo degli iscritti, Eugenio Lai del gruppo Leu Sardigna: “Mi sarei aspettato le sue mie dimissioni. Questa Giunta è inadeguata e non emerge alcuna prospettiva. La verità è che non avete un piano sulla continuità territoriale. La commissione Trasporti in Consiglio non si è mai riunita per definire una strategia. I risultati fallimentari di questa gara emergenziale si vedranno nei prossimi mesi a partire dalla riduzione delle frequenze – fino al 44% in meno – il fallimento del turismo nel periodo della bassa stagione, riduzione totale dei voli – per le tratte Cagliari- Roma Fiumicino e Cagliari-Milano Linate – così come la capienza dei posti negli aerei. Ancora nella sua relazione – prosegue Lai – non si cita il problema del CT1 e del CT2. Qual è il ragionamento della Giunta sugli scali minori? Cosa si farà per Air Italy? Qual è la politica di sviluppo del Centrodestra? Dopo due anni e mezzo non si è
visto nulla e poco si è fatto per coinvolgere il Consiglio regionale sulle vertenze con il governo e l’UE. Sulla continuità aerea – prosegue – date la colpa al Governo e all’UE ma voi non avete una idea di sviluppo”.
Di diverso avviso Michele Cossa, intervenuto a nome del gruppo dei Riformatori: “Ci siamo trovati in mezzo alla tempesta perfetta – ha detto Cossa – la scadenza del bando sulla continuità è coincisa con la cessazione di Alitalia. Ma ciò che succede ora è lo stesso che vediamo a Ferragosto, Natale e a Pasqua quando sale la domanda per venire in Sardegna. Questo ci porta a dire che il tema dell’insularità deve diventare nazionale. E’ lo Stato che se ne deve occupare, il Governo deve sostenerci sul concetto che il diritto alla mobilità dei sardi va difeso anche in deroga al principio della libera concorrenza”. Secondo Cossa su questo argomento c’è bisogno di una mobilitazione di tutta la classe politica e di tutta la società sarda: “La Giunta ha fatto tutto quello che poteva fare, la struttura amministrativa dell’assessorato ai Trasporti è tra le migliori che ci sono in Regione. Ciò non ci esime dall’esternare alcune considerazioni. C’è il precedente di Blue Air che fa scattare un campanello d’allarme. Siamo preoccupati sulla garanzia dei voli e dei servizi. Continuità non significa solo tariffe ridotte: i sardi hanno diritto a viaggiare in modo dignitoso”. Per l’esponente dei Riformatori, infine, bisogna cominciare a pensare a un nuovo modello di continuità per non arrivare impreparati ai nuovi appuntamenti: “Ci sono modelli possibili come quello della Corsica dove la compagnia che lo gestisce è partecipata da Air France. Lo Stato francese investe però molti soldi, dieci volte di più rispetto all’Italia. Lo stesso fa la Spagna per i collegamenti con le Baleari. E’ evidente che ci sono molti fronti da aprire senza crocifiggere l’assessore. E’ una battaglia di tutti”.
Molto critico, se non veemente, l’intervento di Roberto Li Gioi del Movimento 5 Stelle: “Assessore come sta? L’aspettavamo da due anni. Nel suo programma elettorale aveva garantito l’immediata soluzione del problema, invece avete perso due anni e mezzo sul nulla. Non era mai successo che la Sardegna si ritrovasse bloccata. Finite di nascondervi. Se la Regione Sardegna avesse fatto il proprio dovere per tempo con la pubblicazione del nuovo bando di continuità aerea non ci saremmo ritrovati in questa surreale vicenda. Sono patetiche le critiche ad Alitalia che sono arrivate ieri dall’eremo di Villa Devoto da parte del Governatore Solinas. Oggi la drammatica vicenda Ita non ci avrebbe sfiorato se non ci fosse stata inadeguatezza da parte vostra. Questa è la verità! Voi siete gli unici responsabili con la vostra condotta di andare muso contro muso con l’UE proponendo la tariffa unica sapendo che sareste andati incontro alla bocciatura. Voli a 20 euro , a 30 euro, bando entro 6 mesi, super advisor, compagnia aerea sarda. Sono tutti i vostri tentativi di occultare la realtà. Speriamo che la compagnia aggiudicataria si accolli tutti gli oneri di servizio”. Li Gioi, infine, è tornato sulla vertenza Air Italy: “I dipendenti di quella compagnia a dicembre saranno licenziati se non accadrà qualcosa. Dipende dalla vostra volontà politica di risolvere la vertenza, non avete più scuse. A Roma c’è Giorgetti, in Lombardia, dove governa la Lega, ci sono altri 800 dipendenti. Decine di famiglie aspettano una vostra mossa, non avete diritto di calpestare la dignità di questi lavoratori”.
Per il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus le dimissioni dell’assessore non risolverebbero nulla, serve invece un inversione di rotta a 360 gradi: “In commissione Trasporti abbiamo dedicato più tempo allo studio dei blocchi di marmo che alla continuità territoriale. Non parliamo di persone che devono andare in vacanza ma a curarsi o a dare un concorso. Non mi interessano gli alibi, la gente giudicherà in base ai risultati. Gli oneri di servizio pubblico necessitano di certificazioni. La procedura con la quale Volotea si è aggiudicata le rotte non è limpida. C’è qualcosa che necessita di una verifica – ha sottolineato l’esponente della minoranza – quanto ai servizi c’è da capire se saranno garantiti dalla compagnia vincitrice. I trasporti speciali saranno ancora possibili? Potranno essere modificati i biglietti già prenotati? Esisterà la possibilità di essere protetti o la low cost farà finta di nulla? Non si parla di voli in più ma della nostra dignità di cittadini. I dubbi permangono e le sue risposte, caro assessore, non li hanno chiariti. Volotea pare che dedicherà alla Sardegna 7 macchine, nella vecchia continuità erano 15 gli aerei a disposizione. Lasciate perdere i ragionamenti burocratici e pensiamo alla politica”.
A nome del gruppo del Psd’Az il consigliere Giovanni Satta ha ricordato che il problema dei trasporti in Sardegna esiste praticamente da sempre e neanche un esperto riconosciuto come l’attuale presidente della Port Authority Massimo Deiana (consulente di giunte regionali diverse) è mai riuscito a sbrogliare questa intricata “matassa” legata strettamente ai rapporti tra lo Stato e l’Unione Europea, mentre la Regione non ha rapporti diretti con la Ue: “La nostra situazione di insularità ci spinge ad andare oltre alcuni principi che regolano il settore in altre comunità, anche perché rappresenta un “gap” che costa ai sardi 5000 euro l’anno anno in più rispetto ai nostri concittadini italiani”.
In replica, l’assessore dei Trasporti Giorgio Todde, riprendendo alcune critiche formulategli nel dibattito, ha affermato che le sue dimissioni consentissero di risolvere il problema non avrebbe esitato un attimo a presentare ma le questioni, in realtà, sono molto più complesse, “a cominciare dalla Ue che ha un concetto di continuità completamente diverso dal nostro, ed in prima battuta fornisce sempre risposte negative senza lasciare margini di confronto che, peraltro, in termini istituzionali, può avvenire solo col Governo centrale, il quale non si è impegnato in modo forte nel sostenere le ragioni della Sardegna”. “Secondo la Ue, ricorda Todde, se sul Cagliari-Fiumicino c’è una domanda alta la linea deve essere lasciata al libero mercato, a prescindere da tutto il resto. Se noi facessimo un nuovo bando non condiviso, ha avvertito l’assessore Todde, il giorno dopo verrebbe aperta una procedura di infrazione”.
L’assessore ha fatto inoltre alcune precisazioni sul contratto recentemente sottoscritto con Volotea, ricordando che “i contenuti sono identici al decreto ministeriale del 2013 ed assicurando la vigilanza scrupolosa della Regione sul rispetto dei suoi contenuti”. In risposta alla ‘snobbatura’ del bando da parte delle compagnie aeree Todde ha poi ricordato che “alla procedura negoziata sono stati invitati solo 12 vettori, hanno risposto in 2 ed uno di loro, Ita, non aveva nemmeno i contratti per gli aeromobili; spero di avere il via libera della Ue per il nuovo bando per almeno 2 anni, che a breve sottoporrò alla commissione Trasporti”.
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