Consiglio. II^ commissione, manca il numero legale
Forse per qualche consigliere regionale la responsabilità di mandato è un concetto giuridico, politico e filosofico astratto. Una constatazione che emergerebbe dopo la sospensione, per la mancanza del numero legale, dei lavori della II^ commissione del Consiglio regionale. Un fatto a dir poco increscioso che capita in un periodo di grande emergenza per il Paese.
Oggi, il presidente della commissione Alfonso Marras del gruppo dei Riformatori, per ben tre volte ha dovuto constatare l’assenza dei componenti appartenenti ai gruppi della maggioranza e, incalzato dagli esponenti delle minoranze, ha dovuto prima rinviare alle 16.32 e quindi alle 17.15, per annunciare poi, non senza disappunto, la convocazione della commissione a data da destinarsi.
La commissione, convocata per oggi alle 15.30, avrebbe dovuto ospitare una serie di audizioni in materia di scuola e lavoro, tra cui l’attuazione dell’intesa sulla cassa integrazione.
Un’occasione particolarmente ghiotta per l’opposizione, che ha protestato per la sospensione dei lavori: “Sono indignata e perplessa – ha dichiarato Laura Caddeo dei Progressisti – per la scarsa attenzione che la maggioranza riserva alla commissione e ai suoi lavori”. Sulla stessa linea d’onda il consigliere Franco Stara, che ha evidenziato “l’assenza di rispetto per la commissione nella sua interezza ed in particolare nei riguardi degli ospiti, invitati in audizione su temi assai rilevanti e pertinenti, come lo sono la situazione della scuola e l’attuazione dell’intesa sulla cassa integrazione”.
Gli altri due consiglieri della minoranza Piero Comandini (Pd) e Desirè Manca (M5S) hanno invece invitato esplicitamente il presidente della commissione a rassegnare le dimissioni, affermando che “non è la prima volta che il presidente Marras viene abbandonato in solitudine dalla sua traballante maggioranza di centro destra” anticipando, inoltre, la convocazione di una conferenza stampa, domani alle ore 10:30, per denunciare “l’incresciosa situazione di crisi in seno alla Seconda commissione consiliare”.
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