Consiglio europeo, le politiche giovanili nella Dichiarazione di Porto.

Si è concluso in tarda sera il Porto Social Summit, il vertice europeo dedicato all’agenda sociale del prossimo decennio. Al termine del meeting i rappresentanti del Consiglio europeo hanno sottoscritto la Dichiarazione di Porto, un documento di 13 punti strategici per la creazione di ‘un’Europa più sociale’.

“Sottolineiamo – si legge nel documento del Consiglio – l’importanza dell’unità e della solidarietà europee nella lotta contro la pandemia di COVID-19. Tali valori hanno definito la risposta dei cittadini europei alla crisi e sono anche al centro del nostro progetto comune e del nostro peculiare modello sociale. Ora più che mai l’Europa deve essere il continente della coesione sociale e della prosperità. Ribadiamo il nostro impegno ad adoperarci per un’Europa sociale. Dall’inizio della pandemia di Covid-19, l’azione rapida, critica e globale a livello dell’UE e nazionale ha protetto milioni di vite, posti di lavoro e imprese”.

Porto Social Summit, © Portuguese Presidency of the Council of the European Union 2021 – Ricardo Castelo
Porto Social Summit, © Portuguese Presidency of the Council of the European Union 2021 – Ricardo Castelo

“Lo stesso spirito di unità e solidarietà – prosegue il testo della dichiarazione – ha ispirato il nostro storico accordo del luglio 2020 sul quadro finanziario pluriennale e lo specifico sforzo per la ripresa nell’ambito di Next Generation EU. Nel momento in cui acceleriamo le transizioni verde e digitale, questo massiccio investimento europeo e le riforme associate consentiranno all’Unione e ai suoi Stati membri di intraprendere con determinazione il percorso di riforma verso una ripresa equa, sostenibile e resiliente. Una ripresa collettiva, inclusiva, tempestiva e coesa fortificherà la competitività, la resilienza, la dimensione sociale e il ruolo dell’Europa sulla scena mondiale”.

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“Accogliamo con favore la conferenza ad alto livello organizzata dalla presidenza portoghese nel contesto del vertice sociale di Porto e prendiamo atto dei suoi risultati. Il pilastro europeo dei diritti sociali è un elemento fondamentale della ripresa. La sua attuazione rafforzerà lo slancio dell’Unione verso una transizione digitale, verde ed equa e contribuirà a conseguire una convergenza verso l’alto in ambito sociale ed economico e ad affrontare le sfide demografiche. La dimensione sociale, il dialogo sociale e il coinvolgimento attivo delle parti sociali sono sempre stati al centro di un’economia sociale di mercato altamente competitiva. Il nostro impegno a favore dell’unità e della solidarietà significa anche garantire pari opportunità a tutti e non lasciare indietro nessuno”.

Porto Social Summit, © Portuguese Presidency of the Council of the European Union 2021 – Igor Martins
Porto Social Summit, © Portuguese Presidency of the Council of the European Union 2021 – Igor Martins

“Come stabilito nell’agenda strategica 2019-2024 dell’UE – ricordano i Capi di Governo dell’UE – siamo determinati a continuare ad approfondire l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali a livello dell’UE e nazionale, tenendo debitamente conto delle rispettive competenze e dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità. Il piano d’azione presentato dalla Commissione il 4 marzo 2021 fornisce utili orientamenti per l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, anche nei settori dell’occupazione, delle competenze, della salute e della protezione sociale”.

“Accogliamo con favore i nuovi obiettivi principali dell’UE in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà e il quadro di valutazione della situazione sociale riveduto proposti nel piano d’azione, che contribuiranno a monitorare i progressi verso l’attuazione dei principi del pilastro sociale, tenendo conto delle diverse situazioni nazionali, e nell’ambito del quadro di coordinamento delle politiche nel contesto del semestre europeo. Con la graduale ripresa dell’Europa dalla pandemia di Covid-19 – si legge nella dichiarazione di Porto – la priorità sarà passare dalla protezione alla creazione di posti di lavoro e migliorare la qualità del lavoro, ambiti in cui le piccole e medie imprese (comprese le imprese sociali) svolgono un ruolo fondamentale. L’attuazione dei principi del pilastro europeo dei diritti sociali sarà essenziale per garantire la creazione di nuovi e migliori posti di lavoro per tutti nel quadro di una ripresa inclusiva. A tale riguardo, la pertinente attività legislativa e non legislativa dovrebbe essere portata avanti a livello dell’UE e degli Stati membri”.

Viktor Orbàn, © Portuguese Presidenct of the Council of the European Union 2021 - Gonçalo Delgado
Viktor Orbàn, © Portuguese Presidenct of the Council of the European Union 2021 – Gonçalo Delgado

“Metteremo l’istruzione e le competenze al centro della nostra azione politica. Le transizioni verde e digitale offriranno enormi opportunità ai cittadini europei, ma comporteranno anche numerose sfide, che richiederanno maggiori investimenti in materia di istruzione, formazione professionale, apprendimento lungo tutto l’arco della vita nonché miglioramento del livello delle competenze e riqualificazione, in modo da stimolare le transizioni occupazionali verso settori con una crescente domanda di manodopera. Allo stesso tempo, i cambiamenti legati alla digitalizzazione, all’intelligenza artificiale, al telelavoro e all’economia delle piattaforme richiederanno un’attenzione particolare al fine di rafforzare i diritti dei lavoratori, i sistemi di sicurezza sociale e la salute e la sicurezza sul lavoro”.

Mario Draghi, © Portuguese Presidency of the Council of the European Union 2021 – Ricardo Castelo
Mario Draghi, © Portuguese Presidency of the Council of the European Union 2021 – Ricardo Castelo

“Siamo determinati a ridurre le disuguaglianze, a difendere salari equi, a combattere l’esclusione sociale e la povertà, perseguendo l’obiettivo di lottare contro la povertà infantile e di far fronte ai rischi di esclusione cui sono esposti i gruppi sociali particolarmente vulnerabili, quali i disoccupati di lunga durata, gli anziani, le persone con disabilità e le persone senza fissa dimora. Intensificheremo gli sforzi per combattere la discriminazione e lavoreremo attivamente per colmare i divari di genere a livello occupazionale, retributivo e pensionistico e per promuovere l’uguaglianza e l’equità per ogni individuo nella nostra società, in linea con i principi fondamentali dell’Unione europea e con il principio 2 del pilastro europeo dei diritti sociali”.

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Dichiarazione che ha ricalcato l’importanza di agire sulle misure per i giovani, tra i più penalizzati dall’epoca Covid e pre-Covid: “Daremo la priorità alle azioni a sostegno dei giovani, colpiti molto duramente dalla crisi COVID-19, che ha profondamente perturbato la loro partecipazione al mercato del lavoro e i loro piani di istruzione e formazione. I giovani rappresentano una fonte indispensabile di dinamismo, talento e creatività per l’Europa. Dobbiamo fare in modo che diventino la forza trainante della ripresa verde e digitale inclusiva per contribuire alla costruzione dell’Europa del futuro, anche sfruttando appieno il potenziale di Erasmus+ al fine di promuovere la mobilità attraverso l’Europa di tutti gli studenti e apprendisti”.