Consiglio europeo. Le conclusioni della prima giornata.

Il Consiglio europeo, al termine della prima giornata del vertice, ha ribadito la ferma condanna alla Russia per l’aggressione nei confronti dell’Ucraina, esortando la Federazione presieduta da Vladimir Putin a cessare immediatamente gli attacchi indiscriminati contro i civili e le infrastrutture civili e a ritirare immediatamente e incondizionatamente tutte le sue truppe e attrezzature militari dall’intero territorio dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale.

“Le atrocità commesse dalle forze russe come pure la sofferenza e la distruzione inflitte sono indicibili – si legge nella nota dei rappresentanti degli Stati dell’UE -. Il Consiglio europeo chiede alla Russia di consentire l’immediato accesso umanitario e il passaggio sicuro di tutti i civili coinvolti. Il Consiglio europeo si attende che il diritto internazionale umanitario, compresa la Convenzione di Ginevra relativa al trattamento dei prigionieri di guerra, sia pienamente rispettato. Chiede inoltre alla Russia di permettere immediatamente il rimpatrio in condizioni di sicurezza degli ucraini portati con la forza in Russia”.

Roberta Metsola, Ursula von der Leyen, foto Copyright: European Union
Roberta Metsola, Ursula von der Leyen, foto Copyright: European Union

Durante la seduta la discussione ha poi toccato il tema della giustizia e delle indagini sui crimini di guerra: ” Il Consiglio europeo encomia tutti coloro che contribuiscono a raccogliere prove e a indagare sui crimini di guerra e gli altri crimini più gravi e sostiene l’intenso lavoro del procuratore della Corte penale internazionale in tale contesto. Accoglie inoltre con favore il lavoro che la procuratrice generale dell’Ucraina sta svolgendo con il sostegno dell’Unione europea e dei suoi Stati membri in termini finanziari e di sviluppo delle capacità. Si compiace dell’istituzione di una squadra investigativa comune coordinata da Eurojust, il cui ruolo è stato rafforzato, nonché del continuo supporto operativo fornito da Europol. La Russia, la Bielorussia e tutti i responsabili saranno chiamati a rispondere delle proprie azioni in conformità del diritto internazionale”.

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Attese anche nuove sanzioni verso il Governo russo: “Il Consiglio europeo è determinato a intensificare la pressione sulla Russia e sulla Bielorussia per ostacolare la guerra della Russia contro l’Ucraina. Il Consiglio europeo invita tutti i Paesi ad allinearsi alle sanzioni dell’UE. Qualsiasi tentativo di aggirare le sanzioni o di aiutare la Russia con altri mezzi deve essere fermato”. Statement che conferma l’intenzione dei Paesi UE di procedere verso un progressivo embargo dei prodotti petroliferi russi: “Il Consiglio europeo conviene che il sesto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia riguarderà il petrolio greggio, nonché i prodotti petroliferi, forniti dalla Russia agli Stati membri, con un’eccezione temporanea per il petrolio greggio fornito mediante oleodotto”.

Olaf Scholz, Emmanuel Macron, foto Copyright: European Union
Olaf Scholz, Emmanuel Macron, foto Copyright: European Union

Confermato anche il sostegno finanziario e umanitario all’Ucraina: “Dall’inizio dell’aggressione russa, l’Unione europea ha intensificato il sostegno alla resilienza economica, sociale e finanziaria globale dell’Ucraina, anche fornendo assistenza umanitaria. A tale riguardo, il Consiglio europeo plaude ai risultati della conferenza internazionale ad alto livello dei donatori organizzata congiuntamente dalla Polonia e dalla Svezia. L’Unione europea e i suoi Stati membri – prosegue la nota del Consiglio – hanno fornito protezione a milioni di rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina e restano determinati ad accoglierli e offrire loro sicurezza, anche aiutando i Paesi vicini. Il Consiglio europeo invita la Commissione a presentare nuove iniziative a sostegno di questo sforzo nell’ambito del quadro finanziario pluriennale. L’Unione europea è pronta a concedere all’Ucraina, nel 2022, una nuova assistenza macrofinanziaria straordinaria per un importo fino a 9 miliardi di euro”.

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Azioni, però, che si confermano lontane dalle richieste condivise recentemente dal Presidente Putin a Emmanuel Macron e Olaf Scholz, come ricordato dall’intenzione dell’UE di incrementare il sostegno militare all’Ucraina nell’ambito dello strumento per la pace.

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