Consiglio e Parlamento europeo trovano l’accordo per la riduzione delle emissioni di metano.

E’ stato raggiunto oggi l’accordo provvisorio tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul nuovo regolamento UE per la riduzione delle emissioni di metano del settore energetico in Europa e nelle catene di approvvigionamento globali

L’accordo odierno arriva poche settimane prima della COP28, dove l’UE continuerà il suo impegno con i partner internazionali sulla riduzione delle emissioni di metano. Il metano è un potente gas serra – il secondo maggior contributore al cambiamento climatico dopo l’anidride carbonica (CO2) – ed è anche un potente inquinante atmosferico, responsabile di circa un terzo dell’attuale riscaldamento climatico. Il rapporto più recente dell’IPCC sottolinea che i livelli di metano sono ai massimi storici e ben al di sopra dei livelli di emissione compatibili con la limitazione del riscaldamento all’obiettivo di 1,5°C previsto dall’Accordo di Parigi. Ridurre le emissioni di metano è uno dei modi più rapidi ed efficaci per rallentare il riscaldamento globale. Tuttavia, per compiere progressi significativi, sono necessari dati accurati sulle emissioni di metano a livello di fonte da parte dei paesi e delle industrie di tutto il mondo. L’accordo odierno è quindi fondamentale per realizzare il Green Deal europeo e ridurre le nostre emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030. 

LEGGI ANCHE:  Anita Pili: "I sardi hanno il diritto di ottenere il metano a un prezzo uguale a quello applicato nel resto d'Italia".

Secondo i termini del regolamento, l’industria del gas fossile, del petrolio e del carbone sarà obbligata a misurare, monitorare, segnalare e verificare adeguatamente le proprie emissioni di metano secondo i più alti standard di monitoraggio, nonché agire per ridurre il metano. 

In particolare, sarà richiesto ai big player di riferire regolarmente alle autorità competenti in merito alla quantificazione e alla misurazione delle emissioni di metano a livello della fonte, anche per gli asset non gestiti.

Vietato, ancora, il venting e il flaring di routine da parte dei settori del petrolio e del gas, limitando inoltre il venting e il flaring non di routine a circostanze inevitabili, ad esempio per ragioni di sicurezza o in caso di malfunzionamento delle apparecchiature.

Regolamento, inoltre, che obbligherà le aziende dei settori del petrolio, del gas e del carbone ad effettuare un inventario delle risorse chiuse, inattive, ostruite e abbandonate , come pozzi e miniere, e adottare un piano per mitigare  le emissioni prodotte. 

LEGGI ANCHE:  Approvato il secondo contratto con Moderna: fino a 300 milioni di dosi supplementari

Il regolamento, ancora, prevede l’istituzione di un database sulla trasparenza del metano dove saranno resi pubblici i dati sulle emissioni comunicate dagli importatori e operatori UE.

La Commissione europea sarà invece chiamata a mettere in atto uno strumento di monitoraggio globale degli emettitori di metano e un meccanismo di allarme rapido per gli eventi di superemissione, con informazioni sull’entità, la frequenza e l’ubicazione delle fonti ad alte emissioni di metano sia all’interno che all’esterno dell’UE. Nell’ambito di questo strumento, la Commissione potrà richiedere informazioni tempestive sulle azioni intraprese dai paesi interessati per far fronte a queste fughe di informazioni.

A partire da gennaio 2027, il regolamento prevede che i nuovi contratti di importazione di petrolio, gas e carbone possano essere conclusi solo se gli esportatori applicano gli stessi obblighi di monitoraggio, comunicazione e verifica dei produttori dell’UE. Il regolamento definirà una metodologia per l’intensità del metano e i livelli massimi da rispettare per i nuovi contratti per petrolio, gas e carbone.

LEGGI ANCHE:  Conferenza sul futuro dell'Europa, ID: "Mancanza di trasparenza".

Questi nuovi obblighi di trasparenza per i partner internazionali informeranno i dialoghi bilaterali e multilaterali dell’UE con i partner energetici globali. Oltre 150 Paesi si sono impegnati a ridurre le proprie emissioni di metano aderendo al Global Meater Pledge con l’obiettivo di ridurre le emissioni di metano del 30% entro il 2030, e questo strumento ci aiuterà a lavorare con i partner per raggiungere questi importanti obiettivi.

L’accordo provvisorio odierno richiede ora l’adozione formale sia da parte del Parlamento europeo che del Consiglio. Una volta completato questo processo, la nuova normativa sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione ed entrerà in vigore.

Il regolamento UE sul metano per il settore energetico era stato proposto nel dicembre 2021 come parte delle proposte per realizzare il  Green Deal europeo . Si tratta della prima legislazione dell’UE volta a ridurre le emissioni nocive di metano nel settore energetico. La proposta legislativa ha seguito la  strategia dell’UE sul metano adottata nel 2020.

foto Copyright: European Union