Consiglio, Dl 157/A: “Sì alla rinegoziazione dei mutui”

Il Consiglio ha approvato il Disegno di legge 157/A “Rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti e misure straordinarie per gli enti locali in materia di programmazione unitaria”.

Per l’illustrazione del provvedimento il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, ha dato la parola al presidente della commissione Bilancio Valerio De Giorgi (Misto) relatore di maggioranza.

“Un testo che crea i presupposti per garantire un ulteriore concreto sostegno alle aziende che devono affrontate il difficile periodo post- covid. Dalla rinegoziazione dei mutui infatti, si possano liberare circa 25 milioni per l’annualità 2020, che potranno essere usati per fronteggiare con più mezzi a disposizione. Per quanto riguarda gli Enti locali, con la modifica della legge 15/2019 viene ampliata la possibilità di mantenere all’interno dei bilanci risorse trasferite da programmi co-finanziati dall’Ue e di usarle anche per il contrasto all’epidemia”.

Intervenendo sull’ordine dei lavori il capogruppo di Leu, Daniele Cocco, ha richiamato l’attenzione del Consiglio sulla pubblicazione di un bando per l’assunzione di 50 operatori socio sanitari, una decisione che a suo avviso contrasta con le deliberazioni e le risoluzioni della commissione Sanità che prevedevano invece lo scorrimento delle graduatorie, mentre il capogruppo della Lega Dario Giagoni, sempre sull’ordine dei lavori, ha sollevato il problema dell’emergenza sbarchi in Sardegna.

Eugenio Lai, foto Sardegnagol riproduzione riservataRiprendendo il dibattito sul Dl n.157/A il relatore di minoranza Eugenio Lai, di Leu, ha affermato che “in commissione c’è stato un confronto costruttivo e responsabile, che in questo caso consente alla Giunta di riprogrammare risorse importanti per il tessuto economico della Regione. La crisi ha bisogno non di un uomo solo al comando ma di un nuovo patto sociale per la Sardegna frutto della concertazione con le parti sociali e tutta la società sarda. E’ molto positivo consentire ai Comuni di poter riprogrammare la destinazione di fondi europei non spesi e, sempre in materia di Comuni, c’è un nostro emendamento che speriamo venga accolto. Si tratta, ha spiegato, di intervenire per compensare il mancato gettito di molte imposte locali, cominciando con uno stanziamento di 40 milioni per l’abbattimento di Tari e Tosap, nel quadro dell’aumento del fondo unico”.

Il consigliere del Pd Cesare Moriconi ha messo in luce che “il provvedimento in esame è senz’altro necessario in questa occasione come in altre nelle quali si è impegnato il Consiglio per contenere al massimo gli effetti negativi della pandemia sull’economia regionale. Tutte circostanze, ha ricordato, nelle quali l’opposizione ha mantenuto un atteggiamento sempre responsabile pur pensando cose diverse dalla maggioranza e ritenendo, in particolare, che il Consiglio dovrebbe poter avere anche la possibilità di una analisi coordinata degli interventi e dei risultati attesi voltando pagina rispetto alla logica degli interventi a spot”.

“Abbiamo di fronte, ha proseguito Moriconi, una platea di 60.000 imprese e di circa 150.000 lavoratori, per cui è davvero necessario individuare le ricadute dei nostri interventi e misurare la loro efficacia, capire in concreto quante situazioni stiamo intercettando. Secondo noi, la Giunta sta sbagliando a non discutere in modo aperto e a non confrontarsi con la minoranza, da vertenza entrate in poi fino al fondo perduto ed alle opportunità finanziarie della Ue e dello stesso Mes, cose che appartengono all’oggi e non al domani. Non vogliamo lo scontro, ha concluso l’esponente del Pd, e non cerchiamo cambi di maggioranza come qualcuno ci attribuisce disegnando scenari fantasiosi”.

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Cesare Moriconi, foto Sardegnagol riproduzione riservataAncora per il Pd il consigliere Piero Comandini ha tenuto a precisare che quello in discussione è “il secondo provvedimento concreto dopo i 120 milioni per le famiglie, ed anche in questo caso è stato possibile portarlo in Aula per il nostro senso di responsabilità, a dimostrazione del fatto che si parla molto fuori e si fa poco dentro le istituzioni. Nel merito – ha ricostruito Comandini – i 25 milioni di oggi per le imprese sono dovuti alla scelta di 5 anni fa con il mutuo da 700 milioni di euro, ed anche al Governo perché Cdp (banca controllata dal Mise) ha consentito al sistema regionale di rinegoziare mutui per permettere alle imprese di superare fattori strutturali di difficoltà”.

Ha quindi preso la parola il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda che ha sottolineato la necessità di inquadrare la vicenda in un contesto generale: “Non tutti gli Stati e non tutte le Regioni sono stati colpiti dalla pandemia nello stesso modo. La Sardegna partiva da condizioni di svantaggio che ne hanno determinato la retrocessione nell’Obiettivo 1. Per questo altre aeree d’Italia e d’Europa potrebbero affrontare la ripresa con maggior slancio”.

“La Sardegna – ha proseguito Zedda – paga inoltre ritardi storici nel settore dei trasporti e delle infrastrutture. Vanno bene interventi come questo per ridare sollievo all’economia ma bisogna tener presente che molte imprese rischiano di scomparire. Occorre ragionare in prospettiva e indirizzare le azioni pensando a cosa potrebbe accadere in futuro. Nel settore turistico la ripresa non avverrà con la scoperta del vaccino, ci vorranno tempi più lunghi. Questo significa fare uno sforzo ulteriore con una verifica puntuale del bilancio e l’eliminazione della spesa superflua. Anche sui fondi europei c’è la necessità di dare un’idea di sviluppo rivolta ai settori strategici, occorre fare un’analisi puntuale dei dati e procedere alla programmazione delle risorse”.

Massimo Zedda, foto Sardegnagol riproduzione riservataSuccessivamente l’esponente dei Progressisti è tornato sull’argomento della discrepanza sulle stime dei flussi turistici dichiarate nei giorni scorsi dal Presidente Solinas e da Federalberghi: “Questo significa che non c’è una analisi puntuale dei dati e, per questo, le scelte rischiano di andare in direzione contraria perché non si conosce la realtà”.

Per la Giunta, ha preso la parola l’assessore al Bilancio Giuseppe Fasolino che, rispondendo all’on. Zedda (Progressisti) ha affermato: “Mi piacerebbe parlare di politiche generali ma occorre oggi concentrarsi sul contingente. Ho sempre riconosciuto all’opposizione un atteggiamento positivo. Il lavoro che sta facendo è fondamentale, vi chiedo di continuare a farlo. E’ un lavoro utile nell’interesse generale. Da parte mia ci sarà sempre disponibilità all’ascolto. L’emergenza non è ancora finita, dobbiamo continuare a portare avanti questa collaborazione per dare supporto a famiglie, imprese ed enti locali. Il provvedimento di oggi, votato in commissione anche da voi, va in questa direzione. Non mi aspettavo però che chiedeste i 10 giorni per la relazione di minoranza. Abbiamo rischiato di perdere le risorse”.

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L’assessore Fasolino è poi entrato nel merito della proposta normativa: “Questo Disegno di Legge ci consentirà di risparmiare nel prossimo triennio 43 milioni di euro, risorse che potremo utilizzare a sostegno dei settori più in crisi. I comuni potranno poi utilizzare i residui relativi a programmazioni precedenti senza doverli restituire alla Regione. Non diciamo che le risorse devono essere utilizzate per abbattere le tasse comunali, decideranno i comuni come meglio spenderle per i loro territori. Stiamo dando questa opportunità agli enti locali”.

Giuseppe Fasolino, foto Sardegnagol, riproduzione riservataIl presidente Pais ha quindi messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato dall’Aula per alzata di mano. Si è poi passati all’esame dell’art.1 “Rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti”.

Il consigliere Antonio Piu (Progressisti) ha auspicato un’azione di indirizzo più stringente da parte della Giunta: “25 milioni di euro non sono pochi, ci sono diversi progetti senza plafond che meritano di essere finanziati. Per fare questo serve una visione politica altrimenti ci limitiamo agli spot. Occorre dire come, e in che direzione, devono essere rimodulate le risorse. Le imprese meritano attenzione ma anche i lavoratori: quanti fondi possono essere utilizzati a favore di chi ha perso il lavoro o è in cassa integrazione?”.

Il presidente Pais ha quindi messo in discussione l’emendamento n.1 presentato dall’opposizione sul quale il relatore della legge e la Giunta hanno espresso parere contrario.

E’ quindi intervenuto Gianfranco Satta (Progressisti) primo firmatario dell’emendamento n.1: “Non capisco il parere negativo, l’emendamento punta a semplificare la vita ai Comuni. I soldi messi a disposizione devono essere immediatamente utilizzabili senza dover aspettare la solita delibera regionale. Con questo emendamento i Comuni potranno liberare i fondi destinati a un’opera per il suo completamento o miglioramento. Le risorse non possono essere utilizzate per abbattere le tasse ma nell’ambito del programma approvato dalla Commissione europea. Valutate la possibilità di accogliere l’emendamento altrimenti i tempi degli interventi si allungheranno”.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula, ha invitato i presentatori a ritirare l’emendamento: “Non ho capito la ratio del primo emendamento, noi diciamo che i soldi rimangono ai comuni e che possono essere riprogrammati. Riguardo all’emendamento n.2 rivolgo nuovamente l’invito a ritirarlo. Voi, legittimamente, volete fare una programmazione, diamo invece fiducia all’assessore per capire come utilizzarli”.

Gianfranco Ganau, Piero Comandini, foto Sardegnagol riproduzione riservataIl capogruppo del Pd Gianfranco Ganau, replicando all’assessore Fasolino, ha chiarito le ragioni della richiesta del termine dei 10 giorni per la relazione alla legge presentata dalla minoranza: “Abbiamo ritenuto inaccettabile l’atteggiamento della maggioranza sul Piano casa con l’inserimento di norme intruse per scardinare il Ppr e riteniamo osceno il modo con il quale si è deciso di contingentare in la discussione e di negare le audizioni delle associazioni ambientaliste e delle altre parti portatrici di interesse”. 

Il consigliere dei Progressisti, Gianfranco Satta, ha quindi ipotizzato il ritiro dell’emendamento n. 1 con la proposta di modifica orale finalizzata a consentire agli Enti Locali l’utilizzo delle risorse senza l’autorizzazione della Giunta. Dopo una serie di interlocuzioni tra lo stesso Gianfranco Satta, l’assessore del Bilancio, Giuseppe Fasolino, e il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, l’emendamento n. 1 non è stato ritirato e l’emendamento orale non è stato posto alla votazione dell’Aula. Il consigliere del Pd, Salvatore Corrias, ha incentrato il suo intervento sulla richiesta di un intervento compensativo della Regione a favore degli Enti Locali costretti dall’emergenza Covid ad abbattere i tributi locali in favore delle imprese: “Chiediamo 40 milioni di stanziamento e ricordo alla maggioranza una serie di proposte da parte delle opposizioni, ad incominciare dall’utilizzo dei fondi non spesi delle legge 12, a dimostrazione dell’urgenza di interventi a favore delle amministrazioni e delle imprese perché l’emergenza socio economica è solo all’inizio”.

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A sostegno dell’emendamento n. 2 anche l’intervento del consigliere di Leu, Eugenio lai, che ha ribadito critiche verso l’assessore del Turismo, Gianni Chessa, accusandolo di voler scaricare sugli Enti Locali la mancata riduzione, in favore delle imprese, di Tosap e Tari.

Christian Solinas, foto Sardegnagol riproduzione riservataDopo la rinuncia all’intervento del capogruppo Lega, Dario Giagoni, il consigliere del Pd, Piero Comandini, ha invitato l’assessore Fasolino a fornire utili chiarimenti per meglio quantificare le risorse a disposizione dei Comuni di cui all’articolo 2 del provvedimento in discussione.

L’Aula ha quindi approvato l’articolo 1 (Rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti) e non ha approvato con 27 contrari e 21 favorevoli l’emendamento n.1. Non approvato neppure l’emendamento n. 2 (28 no, 20 sì) e via libera all’articolo 2 (Interventi a favore degli Enti Locali) all’articolo 3 (Abrogazioni) articolo 4 (Norma finanziaria) e l’articolo 5 (Entrata in vigore).

Successivamente l’Assemblea ha approvato all’unanimità (48 sì su 48 votanti) il testo di legge e il presidente del Consiglio, Michele Pais, ha dichiarato conclusi i lavori, preannunciando la convocazione dell’Aula al domicilio dei consiglieri e fissando per domani (mercoledì 17 giugno) alle 13 la riunione della conferenza dei capigruppo.

Consiglio Regionale SardegnaIl risultato della seduta consiliare ha registrato anche il commento del Governatore Christian Solinas: “Il disegno di legge approvato stasera in Consiglio regionale sulla rinegoziazione dei mutui e sulla possibilità che gli enti locali della Sardegna possano disporre delle economie dei programmi finanziati con risorse nazionali e comunitarie costituisce un’ulteriore intervento complementare e sinergico a quelli già adottati per affrontare la crisi economica determinata dalla pandemia”. 

“L’occasione offerta dalla rinegoziazione dei mutui contratti con Cassa depositi e prestiti – per l’Assessore Fasolino – ci é apparsa da subito un grande opportunità che consentirà di risparmiare solo nel 2020 circa 26 milioni di euro che saliranno a 43 nel prossimo triennio. Il poter disporre di queste risorse in questo delicato momento permette di dedicare, nell’immediato, importanti somme per accompagnare la ripresa economica, ma anche di programmare quelle azioni necessarie alla Sardegna per i prossimi anni in considerazione del riverbero che l’emergenza covid-19 produrrà nel nostro sistema economico e sociale”.

“Con questo provvedimento – ha concluso l’esponente della Giunta Solinas – abbiamo voluto fornire un contributo ulteriore agli enti locali ampliando la norma del 2019 e e permettendo ai sindaci di utilizzare le economie sia della programmazione 2000-2006 sia di quella 2007-2013 sebbene il programma comunitario non sia ancora formalmente concluso”.

foto Sardegnagol, riproduzione riservata.

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