Consiglio. Approvata la Proposta di legge 161.
Nella seduta antimeridiana del Consiglio regionale è proseguito l’esame della Proposta di legge n.153 (norme di interpretazione autentica del Piano paesaggistico regionale). Dopo le formalità di rito, i consiglieri Agus, Zedda e Lai hanno sollevato il problema dei congedi giustificati dalle norme anti Covid. Sul punto il presidente Pais ha chiarito che tali norme devono essere considerate ancora in vigore, a cominciare dai distanziamenti, e che comunque, con un provvedimento specifico, dalla prossima seduta sarà ripristinato il regime precedente.
Successivamente, il presidente ha disposto una breve sospensione della seduta ed ha convocato la conferenza dei capigruppo.
Alla ripresa dei lavori, il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con la proposta di legge n. 161 (Oppi e più) riguardante “modifiche ed integrazioni alla legge regionale n.6/2020 in materia di contratti di formazione specialistica regionali”.
Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha ricordato che “la carenza della norma finanziaria è stata segnalata dalle università sarde per una copertura almeno triennale”. Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha messo l’accento sul fatto che si è cercato di trovare un ampio accordo con le opposizioni però, ha avvertito, anche se ci sono dubbi si possono chiarire e comunque continuare a lavorare. Sulla norma di interpretazione del Ppr, ha infine annunciato, intendiamo andare avanti ad oltranza. Il capogruppo del M5S Desirè Manca ha polemizzato con Mula che “vuole decidere per tutti” ma l’iter seguito in capigruppo è stato diverso; “tutti vogliamo votare la legge sulle borse di studio ma chiediamo chiarezza sulla copertura”. Per i Progressisti Massimo Zedda, ripercorrendo i lavori della commissione Bilancio, ha affermato che “si può andare avanti se il provvedimento è completo in ogni sua parte, perché l’Università non può bandire gare di prospettiva triennale con copertura di una sola annualità”.
Il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha ribadito la volontà del suo gruppo di approvare rapidamente la legge n.161, che ha scadenze improrogabili, per questo ha annunciato il ritiro dei suoi emendamenti. Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha confermato la volontà di rispettare l’accordo di approvare la legge in tempi rapidi: “Le garanzie dell’assessore Fasolino su una copertura di 5 milioni nel triennio, ha precisato, ci soddisfa anche perchè sarà sancita da uno specifico emendamento”.
Sempre per il Pd Cesare Moriconi ha sottolineato l’importanza della legge n.171 relativa agli investimenti Bei, sul quale “esiste la volontà comune del Consiglio di approvarla in tempi rapidi, pur comprendendo le esigenze di approfondimento che potranno peraltro essere soddisfatte dalla distribuzione dei documenti necessari”.
L’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino ha chiarito, sul punto della copertura della legge 161, che “la stessa copertura è assicurata ed i documenti sono in fase di definizione da parte degli uffici. Sul secondo provvedimento, il n.171, occorre distinguere fra rimodulazione dei Por e il piano relativo alla Bei e quest’ultima legge è da ogni punto di vista completa”.
Il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi, soffermandosi sugli emendamenti alla legge 161, ha precisato che “non sono stati predisposti termini in tempo utile, mettendo a repentaglio la stessa approvazione della legge, anche perché poteva crearsi un “ingorgo” con la legge 153, di gran lunga più complessa. Quindi, se davvero abbiamo a cuore la legge sulle borse di studio, ha detto infine Oppi, approviamola subito per avere più medici sardi nei nostri ospedali”.
Il vice capogruppo del Pd Roberto Deriu, ricordando il su voto contrario sulla legge 6 del marzo scorso, ha dichiarato che con dispiacere i fatti gli hanno dato ragione. Quanto alla legge 161, ha sostenuto che sulla parte di merito è necessaria una valutazione della Giunta.
Il consigliere di Leu Eugenio Lai, prendendo atto delle assicurazioni dell’assessore Fasolino, ha però chiesto una breve sospensione della seduta per definire la stesura sull’emendamento relativo alla copertura finanziaria. Dopo ha polemizzato con Mula, rimarcando la necessità di discutere in tempi rapidissimi la legge sui fondi Bei, sulla quale c’è ampia disponibilità della minoranza.
Il consigliere di Fi Emanuele Cera, a nome del suo gruppo, ha ribadito la volontà del suo gruppo di approvare in giornata la legge 161, pur essendo disponibile a valutare emendamenti condivisi.
Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula, rispondendo ad alcuni interventi, ha ricordato la volontà della maggioranza di assegnare una corsia preferenziale alla legge 161 a condizione che non si presentino emendamenti: questi sono i termini dell’accordo. Sull’andamento dei lavori, Mula ha confermato che la legge 153 è una priorità della maggioranza.
Il consigliere della Lega Pierluigi Saiu ha confermato la posizione del suo gruppo sull’andamento dei lavori e sulla precedenza alla legge 161, che può essere migliorata ma non in questa fase, nella quale occorre mostrare senso di responsabilità. Sulle risorse Bei, ha detto, ha per noi la stessa urgenza della legge sulle borse di studio e le stesse condizioni di urgenza.
Il capogruppo del M5S Desirè Manca ha annunciato che il suo gruppo è a favore della legge sui fondi Bei, ma chiede di poter consultare una documentazione completa. Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha sollecitato la definizione dell’emendamento, proponendo in alternativa la sospensione dei lavori.
Alla ripresa dei lavori è intervenuto, per dichiarazione di voto, il consigliere Roberto Deriu che ha detto di “non essere d’accordo sul provvedimento. E’ solo un ‘pannicello caldo’. Per Deriu si tratta di una ‘leggina’ fatta da un “consiglino” regionale. E’ una cosa ridicola. Denuncio questo malcostume. Voto contrario”.
L’aula ha poi approvato il passaggio agli articoli.
Sull’articolo 1 e sugli emendamenti è intervenuto Francesco Agus (Progressisti) che ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno. Il Consiglio ha approvato l’ art 1, l’emendamento 3 (Presenti 44, votanti 43,sì 42,1 contrario, 1 astenuto) l’articolo 2 (Presenti 49, votanti 48, sì 47, 1 contrario, 1 astenuto) e l’articolo 3 (presenti 51 , votanti 50, sì 49, no 1 astenuto 1). L’emendamento 3 della giunta regionale aggiunge al testo di legge l’articolo 1 bis e autorizza per gli anni 2020 – 2022 la spesa di 5.000.000 di euro annui.
Per dichiarazione di voto sono intervenuti: Massimo Zedda (Progressisti) che ha espresso voto favorevole e ha sottolineato l’aspetto della copertura finanziaria per gli anni successivi. Per Zedda è indispensabile programmare le assunzioni nella sanità valutando l’aspetto della quiescenza del personale; Daniele Secondo Cocco (Liberi e Uguali Sardigna) ha espresso voto favorevole e ha chiesto di aggiungere la firma al provvedimento.
Anche per lui la legge sarà solo un “pannicello caldo” se poi il Consiglio non provvederà a un riordino totale del settore; Alessandro Solinas (M5S) ha chiesto di aggiungere la firma all’ordine del giorno. Sul provvedimento in esame è d’accordo anche se ritiene sia solo un punto di partenza. Il voto è favorevole; Antonio Piu (Progressisti) ha parlato di provvedimento che mette solo una pezza e ha sottolineato le difficoltà del settore sanitario in Sardegna; per Maria Laura Orru (Progressisti) questo Consiglio continua a fare delle leggi parziali: “Non possiamo continuare a lavorare per compartimenti stagni. Bisogna fare per il futuro un lavoro più ampio. Basta leggine tappabuchi”; Francesco Stara (Italia viva) ha espresso parere favorevole per “un provvedimento che guarda al futuro. Bisogna però che ci siano investimenti ampi per il settore sanitario”; Roberto Deriu ha detto che “una legge che non ha una approvazione in commissione è una legge che non ha bisogno di commenti e ha annunciato il voto contrario”; Gianfranco Ganau (PD) ha annunciato il voto a favore ma “il Consiglio deve dare risposte immediate stanziando fondi anche per i prossimi anni. La formazione – ha concluso – è un tema che richiede un impegno serio e ha chiesto di aggiungere la firma sul provvedimento e sull’ordine del giorno”.
Francesco Agus (Progressisti) ha sottolineato che “oggi il Consiglio regionale sana i motivi dell’impugnazione della legge 6 del 2020. Non si tratta di un provvedimento perfetto, ma tra 4 anni 190 specializzati potranno mettersi al servizio della sanità sarda”.
Giorgio Oppi (Udc Cambiamo!) ha ricordato che “siamo davanti a un ‘emergenza. E’ vero è una leggina, non perfetta ma deve essere approvata. Oppi ha dichiarato il voto a favore”.
L’ordine del giorno n. 1, primi firmatari Oppi e Agus, è stato firmato da tutti i consiglieri regionali ed è stato approvato all’unanimità. Questo ordine del giorno impegna la Giunta regionale a trovare le risorse necessarie affinchè si possa garantire un incremento dei contratti di formazione specialistica aggiuntivi regionali, non solo per l’anno in corso, ma anche in maniera stabile per gli anni a venire.
L’aula ha poi approvato la Proposta di legge 161 (Presenti 47 , votanti 47, sì 46, no 1).
La capogruppo dei 5 Stelle, Desirè Manca ha quindi ribadito la volontà del gruppo di procedere con la discussione del Disegno di legge n. 171, che implementa con 40 milioni di euro il fondo per le imprese Ras-Bei. Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento del capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, che ha confermato l’opportunità di procedere con l’approvazione del provvedimento esitato dalla Terza commissione, nella riunione di martedì 30 giugno.
Il presidente Pais ha però comunicato le risultanze delle decisioni della capogruppo che ha valutato di procedere con l’immediata discussione del Disegno di legge n. 153 parte seconda “norme di interpretazione autentica del Piano paesaggistico regionale”.
Il relatore della maggioranza, Franco Mula (Psd’Az) ha svolto la relazione dando lettura del documento allegato al testo del Dl 171 e solo nella parte conclusiva del suo intervento ha svolto alcune considerazioni di carattere più politico. Il capogruppo sardista ha escluso qualunque intento cementificatorio ed ha riaffermato l’urgenza dell’approvazione delle norme per “consentire la realizzazione della strada a quattro corsie tra Sassari e Alghero”. A giudizio dell’esponente della maggioranza i vincoli sopraggiunti possono, infatti, essere superati senza la copianificazione col MiBACT.
Di tutt’altro tenore la relatrice di minoranza, Maria Laura Orrù (Progressisti) che ha contestato forma e sostanza del provvedimento escludendo che “un’interpretazione autentica del Ppr possa spettare al Consiglio, in quanto autorità differente rispetto a quella che la norma ha emanato”.
“La volontà del legislatore – ha aggiunta la consigliera dell’opposizione – era chiara: salvaguardare le coste sarde, i beni identitari e il paesaggio”. La consigliera Orrù ha definito la proposta di legge del centrodestra “un pretesto per scardinare e indebolire il piano regionale paesaggistico”, nonché “una forzatura finalizzata a sanare, con il suo carattere retroattivo, opere abusive e non già a chiarire una situazione di oggettiva intercertezza normativa”.
Maria Laura Orrù ha lamentato le mancate audizioni nella competente commissione consiliare ed ha ricordato la raccolta firme a difesa delle misure di salvaguardia del Ppr: “Avete un’idea confusa e annebbiata della Sardegna – ha concluso l’esponente della minoranza rivolgendosi ai banchi del centrodestra – e non è il più tempo di modelli anacronistici e fallimentari”. La consigliera Orrù ha inoltre invitato la maggioranza ad aggiornare il Ppr “con le regole e le modalità stabilite” e a varare la nuova legge urbanistica “è necessaria se si rimettono al centro il territorio e l’ambiente, ricordando che il vincolo dei 300 metri dal mare deve restare senza se e senza ma”.
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