Consiglio. Al via il semestre tedesco
Con l’inizio del mese di luglio la Germania ha assunto la presidenza del Consiglio. Nei prossimi sei mesi la priorità sarà dedicata alla ripresa.
L’obiettivo della presidenza tedesca, come dichiarato da alcuni esponenti, è di raggiungere rapidamente un accordo sul fondo per la ripresa e sul bilancio a lungo termine dell’UE del periodo 2021-2027. Tra le priorità anche la protezione del clima, attraverso il Green Deal europeo, la digitalizzazione economica e sociale dell’Europa e le future relazioni tra UE e Regno Unito. Ancora, rafforzare il ruolo e le responsabilità dell’UE a livello mondiale, con particolare attenzione verso i rapporti con gli stati africani e le relazioni con la Cina.
Un incarico accolto con grande entusiasmo per gli eurodeputati tedeschi. Per Daniel Caspary, eurodeputato del Partito popolare europeo: “Il bilancio multi-annuale 2021-2027 e il fondo per la ripresa determineranno se l’UE emergerà più forte dalla crisi del coronavirus. La presidenza tedesca al Consiglio e la Cancelliera Angela Merkel possono offrire esperienza e conoscenza sulle questioni europee, un segno positivo per le discussioni dure e controverse”.
“Berlino – ha concluso Caspary – può anche dare un impulso importante per il successo dei negoziati sull’accordo tra l’UE e il Regno Unito”.
“Ora l’Europa ha bisogno del coraggio di ricostruire”, ha detto la vicepresidente del Parlamento Nicola Beer (Renew Europe). “La Germania sarà valutata, tra le altre cose, in base alla velocità con cui avvierà la ripresa economica, facendo affidamento su innovazione e piccole e medie imprese”. Su Brexit, la vicepresidente ha detto che bisogna evitare di “scivolare verso uno scenario no-deal.” Infine l’UE dovrebbe “finalmente vivere all’altezza delle sue aspirazioni geopolitiche, esternamente con una forte voce comune per la pace, il disarmo, i diritti umani e il commercio, internamente sbloccando le politiche di asilo e immigrazione”.
Gli interessi tedeschi non dovrebbero restare in secondo piano, ha detto Jörg Meuthen di Identità e democrazia. “È già la ‘presidenza del debito’ ” ha aggiunto, invitando la Germania a “ridurre l’UE ai suoi impegni fondamentali e il bilancio al minimo necessario, prevenire la tassazione e includere invece, come segno di genuina solidarietà, la ricchezza pro capite degli stati membri nel calcolo della redistribuzione finanziaria.”
Per Sven Giegold (Verdi, Alleanza libera europea) la protezione del clima rimane una priorità: “La crisi climatica non è in pausa per via del coronavirus” ha ricordato il deputato, invitando la presidenza tedesca a “diventare una presidenza per il clima in tempo di coronavirus” e a “concludere i negoziati per una legge europea sul clima con migliori obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra”.
Helmut Geuking dei Conservatori e riformisti europei spera che la presidenza tedesca del Consiglio consentirà finalmente di “portare a termine la garanzia europea per l’infanzia e avviare una previdenza europea per l’infanzia. Soltanto con famiglie forti può emergere un’Europa forte e sociale, che può reggere il confronto nel mondo globalizzato del futuro”.
La presidenza tedesca potrebbe “porre le fondamenta per un’UE basata sulla solidarietà” ha detto Martin Schirdewan, vicepresidente del Gruppo della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica. “Tutti dovrebbero contribuire in modo equo alla ripresa economica e al rilancio della società” ha sottolineato il vicepresidente, aggiungendo: “Questo comporta l’introduzione di una tassa digitale, un’imposta sulle transazioni finanziarie e una tassa straordinaria sul patrimonio per i super ricchi”.